Reggina, aria di tempesta. Sentite Buscè

11.12.2009 14:42 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Andrea Ripepi per reggiotv.it

REGGIO CALABRIA - Un terremoto. Ci mancava solo quello. Non bastava la sconfitta interna con il Sassuolo. E neppure la contestazione ai danni di Cassano (ormai sempre più lontano da Reggio Calabria, da lunedì sera contro la Triestina ci sarà spazio per Marino) adesso ci si mette anche Buscè, che in una lunga intervista rilasciata al quotidiano “Calabria Ora”, non le manda certo a dire al presidente Foti e al tecnico Iaconi. È bastata una semplice domanda (“Perché non giochi?”), per scatenare un vero e proprio tsunami.

“Come mai non gioco? È una domanda che dovreste rivolgere a mister Iaconi e al presidente Foti – tuona l’ex empolese. Da quando hanno fatto certe scelte, chi sta pagando le conseguenze, sono io. E non riesco a capirne il motivo. Ho sempre lavorato con grande professionalità e poi sto bene fisicamente. Proprio non capisco questo ostracismo nei miei confronti. Ad inizio stagione toccò a Lanzaro, adesso al sottoscritto…”. “Questa è la mia 19a stagione da professionista – continua Buscè – una roba simile non mi era mai capitata”.

Uno sfogo più che legittimo per uno abituato a vestire i panni del protagonista. Le perplessità, semmai, riguardano i tempi. Come dire: in questo momento, di uno sfogo simile (e a mezzo stampa poi), se ne sarebbe fatto volentieri a meno, soprattutto, all’indomani di una sconfitta che ha di fatto stroncato sul nascere l’entusiasmo di una tifoseria che aveva ripreso a sognare. E che adesso, invece, è costretta a fare i conti con una nuova e cocente delusione.

Solo una vittoria contro la Triestina, da affrontare tra l’altro senza Costa, Barillà, Santos e Valdez, potrebbe far dimenticare (almeno in parte) la figuraccia rimediata contro il Sassuolo e riannodare quel filo, spezzatosi subito dopo il trionfo di Ascoli, un trionfo capace di nascondere alcune crepe, che alla prima sconfitta, sono puntualmente riemerse, come in un copione già scritto