Pillon"Torino?In questo campionato serve umiltà"
© foto di Federico de LucaDopo l'esonero del tecnico Pane, in casa Ascoli è tempo di ritorni. Sulla panchina marchigiana, infatti, torna a sedere Giuseppe Pillon che oggi, nel match contro il Piacenza, darà inizio alla sua nuova avventura.
Partiamo da lei, che torna sulla panchina dell'Ascoli. Con che spirito?
"Per tornare ad Ascoli bisogna tornare con spirito battagliero. Conosco bene la piazza e l'ambiente, so che il calcio viene vissuto in modo passionale e la gente si aspetta da me i risultati. Per raggiungerli serve questo spirito di battaglia appunto".
Com'è nata questa trattativa?
"Mi ha chiamato Antonelli sabato sera dopo la partita e mi ha dato appuntamento il giorno dopo a Roma. Lì ho trovato lui, il presidente e il direttore sportivo Mirra con cui ho parlato e trovato un accordo".
Come trova la squadra?
"Bene, i ragazzi ci credono e io penso sia un buon organico. Chiaramente per tornare dovevo avere certezze sulla squadra e le ho trovate".
Fino a qualche settimana fa l'Ascoli era una sorpresa e ora è quart'ultimo in classifica. Come se lo spiega?
"Difficile da spiegare, bisognerebbe aver vissuto le cose. Hanno avuto una serie di risultati negativi, anche per sfortuna, ma le prestazioni sono sempre state buone. Ci sono state disattenzioni, episodi che sono girati contro, ma in questo campionato bisogna aver sempre lo spirito giusto e saper ripartire".
I ragazzi li ha visti motivati?
"Sì, un buon gruppo e han voglia di fare. Ci sono le giuste possibilità di far bene".
Rispetto alla sua precedente esperienza ha trovato qualche differenza nell'ambiente?
"No, le strutture sono migliorate e abbiamo anche un campo di allenamento preciso. E' un bell'ambiente e la società è stata organizzata benissimo. Da quando c'ero io hanno fatto passi da gigante, l'organizzazione è veramente ad altissimo livello".
Quest'Ascoli è formato da giocatori di grande esperienza, come Sommese e Amoroso, uniti a giovani importanti come Lupoli, che tuttavia non è riuscito ancora ad esprimersi al meglio
"Lupoli è un giocatore con grandissime qualità, può fare molto bene e deve crescere a livello di personalità. Il futuro è davanti a sè. Il connubio fra giovani e veterani va bene, serve un pizzico di esperienza unito a giovani con tanta voglia di emergere e far bene".
Dalla partita di oggi cosa si aspetta?
"Sarà molto difficile, il Piacenza viene da due ottimi risultati e con il cambio di allenatore hanno invertito la tendenza. Con il Torino hanno fatto un ottimo pareggio e poi hanno vinto sul campo del Sassuolo, terreno difficile e squadra molto importante. Si sono rimessi in carreggiata, saranno motivati e noi andiamo lì per dare battaglia e fare bene".
Si dice che i cambi di panchina portano uno scossone, a questo punto se lo aspetta anche lei?
"Vedremo oggi".
Parlando in generale della B, anche il Frosinone sta vivendo la parabola dell'Ascoli. Crede siano due squadre caricate di troppe responsabilità?
"Non posso parlare per il Frosinone, non essendo lì non posso giudicare. Sono partiti benissimo, giocando un grande calcio e ora hanno un calo che è nella normalità in B. Prima o poi capitano per infortuni, squalifiche o calo di condizione, ma bisogna saper riprendersi e risalire. Il Frosinone lo farà perché ha un buon organico. Per quanto riguarda noi, invece, la stessa cosa. Le possibilità sono buone e bisogna riprendere la fiducia e credere nei propri mezzi".
Che idea si è fatto di questa B dove il Lecce si è ripreso, ma Torino e Reggina stentano?
"E' un campionato molto equilibrato, il solito campionato di B. Se non ti adegui alla categoria, correndo e pressando, anche con organici di prim'ordine come il Torino fai fatica. Bisogna avere l'umiltà, la determinazione, lo spirito e le motivazioni giuste. In questa categoria è importantissimo".