Petrachi: "Rimpiango l'infortunio di Pià e saluto con affetto Colantuono"
“La prima cosa da fare adesso è trovare un tecnico bravo, all’altezza. Io amo confrontarmi per mie qualità professionali totalmente con l’allenatore. Al di là dei miei pensieri, insieme cercheremo di fare una squadra che possa dare delle soddisfazioni, bisogna capire soprattutto il modulo che vorrà adottare. Per ora l’allenatore non è stato scelto, finché non ho avuto la certezza della categoria di competenza non mi sono permesso di parlare con nessuno”, ha detto il ds Petrachi ieri a fine gara ai microfoni dei giornalisti al Rigamonti. A chi si cercherà di arrivare nella ricostruzione del nuovo Torino? Basterà pensare ancora alla motivazione di ogni singolo giocatore o si punterà sul nome d'alta scuola? “Devo dire che il Torino sena nome, nel girone di ritorno ha prodotto 41 punti, mentre quello precedente ha portato a casa solo una classifica deficitaria. Io non mi baserei più sul nome, ma sul profilo tecnico, dopo aver scelto un allenatore che ci possa dare garanzie tecnico tattiche. Andremo a prendere giocatori che abbiano voglia di venire”. Si parlerà quindi di una piccola ennesima rivoluzione e Petrachi di rivoluzione ne sa. Non ha peli sulla lingua, non li hai avuti e crediamo che questo suo lato del carattere possa aiutare parecchio la rinascita della fenice granata. "Io ho già detto al presidente di non dovermi porre il problema di lasciare quelli che non mi interessano fuori rosa. Questa sarà la nostra arma nel prossimo mercato, non si possono tenere giocatori che non fanno parte di un progetto solo perché c’è il contratto”.
Qual è il rimpanto più grande di questo finale di stagione? “L'infotunio di Pià. Si è fatto male nel momento sbagliato, quando stava veramente bene. Ed è normale che con Salgado non al meglio della condizione abbiamo sofferto, non si poteva caricare di responsabilità Arma. Non avendo Pià abbiamo dovuto cambiare delle cose”. In ultimo, ma non perchè meno importante, il saluto a Colantuono: “Voglio ringraziarlo perché ha dato tanto a questa squadra. Mi dispiace che non sia più con noi”.