Papadopulo: " Crediamo nella salvezza"
Da poche ore Giuseppe Papadopulo è il nuovo allenatore del Bologna, che sostituisce sulla panchina rossoblù Sinisa Mihajlovic. In esclusiva, per Tuttomercatoweb, abbiamo intervistato l'ex tecnico di Lecce, Lazio, Palermo e Siena, in vista dell'esordio da ex domenica prossima a Palermo.
Lei ha sempre detto che voleva rimanere in A e non scendere in B, perchè ha scelto Bologna?
"Perchè una società importante e che ha prospettive: proprio queste caratteristiche mi hanno convinto fare questa scelta. Cercherò di essere all'altezza della situazione e sono convinto delle prospettive sia della squadra che della società"
Quando è stato contattato?
"Sono stato contattato solo ieri in tarda serata. Appena sono stato chiamato, non ci ho pensato due volte e non ho nemmeno interpellato la famiglia, ho accettato di vederci e di parlarne, trovando molti punti in comune".
Ha avuto proposte concrete da club di A? Si è parlato del Torino...
"Sì, ho ricevuto diverse proposte che non ho ritenuto però di accettare. Ho rifiutato anche diverse offerte dalla serie B. Ho sempre sperato di non completare il campionato come pensionato ma da allenatore"
Come è stato quest'anno per lei?
"Per un allenatore che ha lavorato consecutivamente per 25 anni, non è proprio così facile abituarsi a non allenare. Mi sono dedicato alla famiglia, ciò che di rado è permesso agli allenatori, ma sempre seguendo con attenzione il calcio"
Che tipo di contratto ha accettato?
"Ho un contratto fino a giugno, poi si valuterà insieme alla società se andare avanti. Mi auguro di poter impostare anche un discorso per il futuro: se le due parti dovessero trovare le condizioni per continuare il rapporto, non vedo perché non lo si debba fare".
Crede nella salvezza?
"Tutte le credenziali per riuscirci ci sono, soprattutto il fatto che il Bologna, decidendo di cambiare allenatore in questo momento, dimostra di voler rimanere aggrappato a questa categoria. Questa squadra quest'anno compirà 100 anni e spero che li possa festeggiare con la permanenza nella massima categoria"
Conosce la squadra?
"Sì, alcuni li ho avuti, mentre altri li ho incontrati da avversario, ma conosco le caratteristiche. So che possono centrare l'obbeittivo ma devono farlo con stessa tenacia della scorsa stagione. Ovviamente ci sarà da lavorare"
Porterà la squadra in ritiro?
"Sì, ma voglio sottolineare che questa scleta è nata per trovare subito il giusto feeling con la squadra, per conoscerci meglio e non ha niente a che vedere con le polemiche dei tifosi, che purtroppo quando le cose vanno male si possono capire. Anzi, contiamo molto sull'apporto del pubblico: per noi sarà molto importante"
Come agirà tatticamente?
"Non ho ancora pensato al modulo da adottare. Posso solo dire che il mio modulo lo adotterò anche in base a quello che recepiranno i giocatori, essendoci poco tempo a disposizione. Farò ricorso a situazioni sperimentate in altre società dove mi sono insediato in corso e cercherò di essere abbastanza diretto. Avrò un approccio coinvolgente, che metta ognuno di fronte alle proprie responsabilità, individualmente e collettivamente. Si parte da zero, da questo punto di vista, nessuno ha alibi né può accampare scuse, e lavorerò sul campo un pò come San Tommaso, voglio vedere per credere"