Ore di riflessione per Jacopo Segre. Riserva al Toro o ritorno in B?

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Accompagnato, in estate, dalla chiàma araldica di possibile rivelazione di casa Toro, di prodotto del vivaio in grado di inserirsi appieno nel progetto di prima squadra (ruolo che invece si sta ritagliando con successo Alessandro Buongiorno), il ventitreenne centrocampista centrale Jacopo Segre non ha registrato l'impatto auspicato la scorsa estate, dopo la positiva stagione in maglia Chievo Verona. L'incidente legato alla casacca ambientale, che gli ha inimicato parte dell'ambiente (anche ben oltre l'effettiva entità della circostanza), e, aspetto ben più importante, un rendimento troppo al di sotto di quell'esplosione che gli avrebbe garantito i gradi di playmaker titolare della squadra. Ma l'assenza di una vera guida a fargli da chioccia, e un livello di maturità forse sopravvalutato, al punto da non prendere, tra estate e inizio autunno, un regista di centrocampo di maggior esperienza, ha portato Segre a non affermarsi, almeno per ora, come realtà di primo piano per il Toro. Nove presenze in campionato, di cui solo due oltre il tempo di gioco, più le tre gare di Coppa Italia. E, in queste ore, una nuova partenza in vista.

Il classe '97 è infatti richiesto con forza dall'Empoli. Le parti sembrano aver già concluso l'accordo; unico tassello mancante, come evidenziano anche i colleghi di TMW, il "sì" definitivo del giocatore, che potrebbe finire per sacrificare altri sei mesi in granata, e andare a giocare con continuità in Toscana, peraltro da lidi in cui ci sta giocando appieno la promozione in Serie A. L'operazione, in ogni caso, appare avviata verso un esito positivo: prestito per metà stagione, non da escludere l'ipotesi di un'opzione di riscatto concessa agli azzurri, specie in caso di obiettivo di squadra centrato.