Newsletter Fede-Sport di Carlo Nesti (opinionista della Radio Vaticana) – Marzo 2018 per aprile 2018 – La depressione dei campioni
Ormai, sono già 4 gli assi dell’NBA, l’elite del basket statunitense, che hanno dichiarato il loro disagio nella lotta contro la depressione: DeRozan, Love, Oubre e, per ultimo, Bosh.
Lo stesso Bosh ha guadagnato, in carriera, 110 milioni di dollari, ma che i soldi non assicurino la felicità è un dato di fatto non solo accettato dal mondo laico, ma soprattutto dal mondo religioso.
Quante volte Gesù, nella sua predicazione, ha ricordato la prevalenza del benessere spirituale, rispetto a quello materiale, che può svanire nello spazio di una notte, se la morte fisica, come un ladro, si insinua, all’improvviso, in casa nostra!
Di conseguenza, il consiglio del Signore è: “Fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma» (Lc 12, 33).
In pratica, nel momento in cui le luci dei riflettori accese, e la massima attenzione popolare, sono l’unico parametro della gioia, accade che, a luci spente, si piombi in un buio peggiore di quello delle persone non benestanti, e non famose, già abituate a ciò.
E’ indispensabile trovare la propria dimensione soddisfacente nel rapporto con Dio, con se stessi, con la famiglia, e con gli amici veri, in modo tale che, qualsiasi cosa accada, nella propria vita pubblica, esista un “salvagente” interiore, alimentato da valori umani autentici.
Negli anni Sessanta, negli Stati Uniti, Robert Kennedy si chiese se aveva senso l’equazione Prodotto Nazionale Lordo in crescita, uguale, felicità dei cittadini in crescita.
Tre mesi prima di essere assassinato, disse a centinaia di universitari: “Io ho un sogno diverso, perché il PIL non misura arguzia, coraggio, saggezza, conoscenza, compassione, devozione per il Paese. Misura ogni cosa, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”.
Molti si scandalizzano, e hanno le loro ragioni, al cospetto di certi guadagni, ma da Gesù e Robert Kennedy la via della gioia è meno semplice di quanto appare, e comunque, con un vantaggio: è una ricchezza alla portata di tutti!
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