Nesti, Toro in vendita?
Da fonti assolutamente bene informate apprendo che Urbano Cairo ha già fissato 2 prezzi di vendita della società: uno se la squadra fosse promossa (è dura!), e uno se la squadra restasse in Serie B (cribbio!). "Tuttosport" di oggi, giustamente, ha preso atto del clima, e ha elencato, in modo rigoroso, tutte le "credenziali" che potrebbero invogliare un acquirente a comprare. Sembra di essere tornati ai tempi della poderosa "marcia dell'orgoglio granata", un'auto-operazione di marketing che, in qualsiasi altra parte del pianeta, avrebbe sortito gli effetti sperati. In Piemonte, no! Il Toro possiede un patrimonio potenziale fantastico, ed è l'ennesima vergogna che esso venga ignorato. Il disimpegno del presidente, molto turbato dalla contestazione "fisica" di Capodanno, e sempre più chiuso in se stesso, lascia intendere la volontà di porre fine all'avventura. Chi gli subentrerà? Non Gaucci, che avrebbe risorse finanziarie, ma che è "bruciato" da trascorsi negativi indimenticabili per chi ha a cuore la fede granata. Le mie fonti parlano di una multinazionale, con grande gioia, da parte di alcuni dirigenti, di "sondare il campo", anche perché andare avanti così sarebbe mortificante. Di chi si tratti non lo so: nessuno vuole pregiudicare, sul nascere, le sue possibilità, e nessuno vuole esporsi con le promesse folli di "Ciucciariello", "Cucciarello", "Ciuccarello"... insomma, ci siamo capiti: quello là...