Nesti Channel - Torino, fischi mal digeriti
Se perdono la pazienza i tifosi del Milan che, pur abituati fin troppo bene, fischiano Clarence Seedorf, a maggior ragione lo fanno quelli del Toro.
Diciamoci la verità, domenica contro l'Udinese a un certo punto della partita, alla paura di non portare a casa il successo, era subentrata nella maggior parte dei tifosi la rassegnazione all'ennesimo X, brodino inutile per saziare la fame di salvezza. Da qui i fischi, la contestazione a una squadra che, dopo aver fallito negli scontri diretti contro Reggina e Chievo, stava vedendosi sciupare l'ennesima occasione di risalita.
Tra i più beccati Hernan Dellafiore, italo-argentino tornato dopo aver lasciato buoni ricordi. Proprio come Seedorf per il Milan è stato lui a zittire i contestatori. E se da una parte questo ha placato gli animi, dall'altra ha fatto esplodere Novellino, che quei fischi non li ha digeriti proprio.
E' ben comprensibile l'amarezza di "Monzon", tipo sanguigno che non le ha mai mandate a dire. A maggior ragione il dovere del tecnico è difendere il suo gruppo e in fondo: «Ho voluto mandare a quel paese la tribuna che per tutta la partita ha beccato Dellafiore dicendomi "Perché lo fai giocare?". Io, invece, lo devo solo ringraziare: mi sta facendo una cortesia da terzino destro e, quando ha segnato, quel gruppetto si è preso un bel "vaffa". Bisogna aiutarli, questi ragazzi».
Partendo dal presupposto che il tifoso, colui che paga il biglietto o sottoscrive l'abbonamento, ha il diritto di esprimere il proprio disappunto anche la rabbia di Novellino e il suo invito a incitare piuttosto che contestare è legittimo. E la sua rabbia è una rischiesta d'aiuto a una tifoseria, da sempre molto vicina alla squadra.
Il Toro, in fondo, anche prima dell'Udinese non si poteva certo definire spacciato e, risultati alla mano, in questo girone di ritorno è ancora imbattuto, potendo vantare due prestigiosi pareggi in casa dell'Inter e della Lazio. Da qui la delusione del tecnico che, pur cercando di ottenere una salvezza dopo un inizio stagione terribile, deve combattere con gli spifferi esterni che già volevano la sua panchjina traballante (e già in lizza Ficcadenti, Camolese e il solito De Biasi) e che vorrebbe, almeno, l'appoggio del pubblico per non complicare il cammino già difficile della squadra.
Il successo, coinciso con l'uscita dalla zona retrocessione potrebbe essere la svolta della stagione. Il gruppo ha ritrovato fiducia e anche a livello societario, dopo il tanto rumore per nulla, con l'ombra di "mister X" Ciuccariello, sembra essersi riassestato tutto nella normalità. Un risultato positivo a Cagliari darebbe continuità e maggior sicurezza in vista del tanto sentito derby.