NEL CALCIO vince chi sbaglia meno
Vince la Lazio e fino al 55' immeritatamente, questo il succo di una partita che per cinquantacinque minuti vede una sola squadra in campo quella di De Biasi. Ma, nel calcio vince chi sbaglia meno, ed il Toro deve recriminare prima sui propri errori e poi su quelli di un arbitro apparso purtroppo per noi incerto nelle occasioni che contano. Dico subito a scanso d'equivoci, e prima di moviole e movioloni pronti a celebrare la prima in classifica, che al Toro è stato negato un rigore per un'evidente trattenuta su Pratali quando si era sullo zero a zero, le regole parlano chiaro a tal proposito, e che alla Lazio è stato concesso un rigore inesistente con Sereni (poi incredibilmente espulso) che colpisce chiaramente con la mano sinistra il pallone e successivamente il ginocchio di Brocchi. Dubbio poi, il contrasto con cui Mauri toglie la palla Dzemaili prima di affidare la sfera a Zarate, bravo e fortunato ad inquadrare l'incrocio dei pali, per il 2-0 dei biancocelesti.
Il Toro, che sul piano del gioco ha messo sotto la Lazio per almeno 55', deve riflettere e molto sui propri errori, sia quelli commessi in fase offensiva, dove gli avanti del Toro sono apparsi in preda ad una frenesia dal gol e privi di quella calma e lucidità che nei sedici metri e fondamentale, sia quelli fatti in fase difensiva. Se, è difficile digerire che la Lazio passi in vantaggio con il primo e l'unico tiro del suo primo tempo, lo è ancora di più considerando il fatto che nell'azione in questione l'errore della difesa è stato evidente. Infatti, tre giocatori sono impegnati a contrastare Zarate, con il risultato di lasciare da solo Pandev in mezzo all'area di rigore.
Il Toro però è mancato anche in fase offensiva, è mancata la qualità ed anche la lucidità sotto porta, ed onestamente questo è difficile da capire, perché di attaccanti di rango il Toro ne ha più di uno nel proprio organico. Quando riesci a mettere sotto un'ottima squadra come la Lazio, non puoi permetterti il lusso di sbagliare così tanto sottoporta, perché alla prima occasione sei punito, ed è proprio quello che è successo. Abbiamo creato molto, senza però riuscire mai ad impegnare il portiere della Lazio, segno che in attacco non ci si sente così tranquilli, cercando più la potenza che la precisione, o che forse era proprio una giornata nata sotto cattivo auspicio.
Leggere per credere. Passano tre minuti ed Abate, buono il suo primo tempo, trova il fondo e mette in mezzo una palla che deve solo essere spinta in porta, senza riuscire a trovare nessuno pronto alla deviazione. Settimo minuto Cribari trattiene vistosamente in area Pratali che sembrava avergli rubato il tempo. Undicesimo minuto Saumel per Bianchi che libera Abbruscato ai sedici metri, conclusione di forza che non inquadra la porta di Carrizo. Quindicesimo minuto, spunto di Abbruscato che sull'out sinistro, palla indietro a Bianchi che non riesce a coordinarsi, sbaglia il controllo e viene chiuso da Mauri in azione di ripiegamento. Trentunesimo minuto, il Toro è sotto di un gol, rilancio di Sereni, Bianchi allunga di testa liberando Abbruscato che prova con un pallonetto a sorprendere l'estremo difensore della Lazio colpendo la traversa.
Quarantesimo Saumel servito da un cross di Abate si ritrova la palla a tre metri dalla porta ed incredibilmente cerca la potenza e non la precisione, conclusione alta. Quarantaduesimo punizione di Corini che trova Di Loreto pronto in area, colpo di testa che sfiora il montante destro della porta di Carrizo, con due granata appostati sul secondo palo che non riescono a correggere di quel tanto che basta.
Quarantasettesimo azione fotocopia con questa volta Dzemaili che non riesce ad inquadrare la porta.
Sessantaduesimo, cioè un minuto prima che la Lazio trovi il raddoppio, Amoruso appostato sul vertice destro dell'area piccola, riesce solo a toccare, quasi per inerzia, una staffilata di Abbruscato proveniente dal vertice opposto, palla fuori di poco.
La partita finisce con il Toro in nove per l'espulsione di Sereni prima e Pratali poi, e con l'arbitro Gava che al 92' riesce a far ripetere ad Amoruso il rigore del definitivo 1-3, ed espellere nello stesso frangente De Biasi per proteste.
Insomma un Toro che esce dal campo a testa alta, ma con la stessa testa piena di pensieri per i troppi errori commessi nei novanta minuti.
di Flavio Bacile