NATALI-ABATE, Manca poco

07.09.2008 16:10 di  redazione TG   vedi letture
Fonte: Tuttosport

Per settimane Cesare Natali ed Ignazio Abate si sono portati appresso l’etichetta di lungodegenti. La squadra comin­ciava l’allenamento e loro sempre a lavorare a parte con Marco Lui­son,
il preparatore che si occupa degli infortunati. Tante terapie e una gran mole di allenamenti dif­ferenziati però hanno dato buoni frutti: la convalescenza procede bene e già tra una settimana Na­tali potrebbe tornare a lavorare regolarmente con il resto della squadra. Discorso un po’ più lun­go per Abate, che dovrà aspettare altre tre settimane per il pieno
recupero, ma anche per lui c’è una buona dose di ottimismo.
IL CESARONE
Qualche sorriso Cesare Natali se l’è già concesso mercoledì, quando ha partecipato ai test fisici insieme al resto del­la squadra. Una prova che gli ad­detti ai lavori chiamano yo- yo e che consiste nel correre su e giù in un intervallo di 20 metri, in­crementando progressivamente la velocità. Un esercizio impegna­tivo, in cui Natali ha dimostrato di stare già bene organicamente, dando anche del filo da torcere ad alcuni compagni e spingendosi a correre sino ai 19 km/ h. Il piede destro - quello fratturato (al quin­to metatarso) il 25 marzo e di nuovo dolorante a metà luglio ­adesso non fa più male. Merito anche della vite in titanio ( di 4 centimetri) innestata lo scorso marzo per facilitare il recupero. Il centrale del Toro da tempo ha ripreso a lavorare con la palla e, dopo l’ultima seduta di onde d’ur­to, l’obiettivo ora è aggregarsi al­la squadra subito dopo la trasfer­ta a Reggio Calabria. A 6 mesi dall’ultimo incontro ( Torino Mi­lan 0- 1, il 23 marzo) ora si trat­terà di ritrovare il ritmo- partita.
IL NEO-GRANATA
Scalpita per poter dare il suo contributo anche Ignazio Abate, che è rientrato dai Giochi di Pechino con uno stira­mento al bicipite femorale sini­stro. La prognosi, dopo la riso­nanza magnetica effettuata il 18 agosto, era stata di sei settimane, ma il 22enne sta cercando di bru­ciare le tappe, tanto che Luison e il dottor Stesina, medico sociale del Torino, stentano a tenerlo a freno, da quanta è la voglia di tor­nare al più presto al 100%. Lo staff granata va con i piedi di piombo, perché la nuova lesione muscolare si è riproposta laddove il centrocampista si era già infor­tunato ( strappo) due anni fa, quando giocava a Piacenza. Le cure e il lavoro in acqua però stanno producendo i risultati spe­rati e nell’ultima settimana l’az­zurrino ha ripreso a correre. Il buonumore poi non gli manca e spesso lui e Natali scherzano su chi sarà dei due a rientrare per primo, in partita. Quel che è cer­to è che entrambi sono sulla stra­da giusta, quella del recupero. La rosa attuale permette a De Biasi
di dormire abbastanza tranquillo già adesso, ma con Abate e Nata­li avrà due armi in più. Il tributo agli infortuni il Toro l’ha già pa­gato con gli interessi l’anno scor­so ( 60 ko, di cui 15 gravi: come ri­cordava il presidente
Cairo a fine stagione) è stato pagato con gli interessi. Ora i granata si sento­no in credito.