Napoli, Dzemaili: "Mi spiace per il Toro, ma sono felice"

31.03.2013 08:01 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Napoli, Dzemaili: "Mi spiace per il Toro, ma sono felice"
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Prima tripletta in carriera, descriva le sue sensazioni.
“La sensazione dopo una tripletta è splendida e non è facile descriverla. La squadra ha fatto una bellissima partita dall’inizio alla fine e abbiamo sempre tenuto la palla. Personalmente mi spiace aver segnato contro la mia ex squadra, ma era importante che per me”.

A chi dedica i gol?
“Ci sono tante persone che mi stanno sempre vicino e non posso dirne una in particolare”.

Il presidente le ha fatto i complimenti per i tre gol?
“Il presidente mi fa spesso i complimenti quando disputo una buona gara. Mi fa molto piacere perché è una persona che ha sempre creduto molto in me e anche a gennaio mi diceva che non mi voleva cedere a un altro club, questo è stato un segnare importante per me e da gennaio a ora togliendo le due partite in Europa League credo di aver disputato delle buone prestazioni. Io sono contento e se lo è anche il presidente mi fa ancora più piacere”. 

Vi aspettavate un Torino come quello che avete affrontato in campo?
“Il Torino è una buona squadra e l’ha fatto vedere in questa stagione. Noi eravamo messi molto bene e nonostante i tre gol che abbiamo subito, non abbiamo concesso molto palle gol, ma è un peccato aver preso tre reti”.

L’essere tornato titolare la aiuta nello sfoderare delle buone prestazioni?
“Io credo che un calciatore non possa mai dare il meglio se gioca una gara sì e due no, bisogna giocare con continuità. Ogni volta che sono stato chiamato in causa ho cercato di dare il meglio, ieri sono andato alla grande e vorrei continuare così tenendomi il posto stretto. Questa squadra, l’ho sempre detto, ha ventidue campioni e non solo gli undici titolari e lo stiamo dimostrando e speriamo di continuare così”.

Questi tre gol le possono far dimenticare l’errore con la Juventus?
“In quell’occasione è stato diverso perché la palla era rimasta dietro, sicuramente è stato un peccato non essere riuscito a segnare con la Juventus, un po’ i tre gol di ieri sera mi fanno dimenticare quella mancata rete, ma la cosa più importante è l’aver conquistato i tre punti con il Torino”.

Come avevate preparato la partita?
“Io e Hamsik dovevamo essere le due mezze ali per fare pressione sui terzini del Torino e tutta la squadra doveva cercare di mantenere il possesso palla. Indubbiamente si è giocato diversamente all’inizio quando non c’era Cavani anche perché quando Edinson è in campo l’avversario si concentra su di lui che diventa un punto di riferimento, ma il terzo gol l’ho segnato quando Cavani era già entrato in campo. Le qualità di Cavani le conosciamo tutti e per me è un fenomeno. Penso che abbiamo sorpreso il Torino, non credo si aspettasse che ci saremmo schierati con il 3-5-2”.

Che significato ha questa vittoria raggiunta in maniera un po’ rocambolesca?
“Moralmente dà molto, mi ricordo la partita con il Genoa che stavamo perdendo e poi abbiamo vinto quattro a due, da quella volta abbiamo fatto tanti risultati positivi. Credo e soprattutto spero che anche la partita con il Torino ci dia ancora maggior morale e sicurezza perché c’è capitato di regalare due o tre gol e questo non deve succedere”.

La lotta per il secondo posto è fra voi e il Milan?
“E’ una bella lotta per il calcio italiano noi ci giochiamo tutto, ma stiamo ancora davanti e vogliamo arrivare in questa posizione allo scontro diretto con il Milan ne abbiamo tutte le possibilità dovendo affrontare il Genoa in casa, ma non dobbiamo sottovalutare i rossoblù perché lottano per non retrocedere e mi ricordo che quando si lotta per questo traguardo si va sempre in campo con il coltello fra i denti. Dobbiamo rimanere umili come lo siamo stati con il Torino così potremmo toglierci tante soddisfazioni”.

Il Napoli quando riesce a esprimere qualità segna, si è visto anche con il Torino.
“Sì, soprattutto da quando abbiamo la possibilità di giocare su terreni di gioco belli, non so quanti se ne siano resi conto, ma è capitato di giocare su terreni che erano campi di patate e le nostre qualità non si esprimevano al meglio. Ci è anche stato detto che era la squadra usava come alibi il terreno brutto per giustificare prestazioni non positive, ma assicuro che per noi era un vero problema giocare in certe condizioni. E’ vero che ho segnato con la Fiorentina su un terreno in pessime condizioni, ma in quell’occasione c’è stata anche un po’ di fortuna. Come ho detto dobbiamo continuare così”.