Meïté penalizzato dalla mancanza di fiducia in se stesso … ma può essere più ottimista
La partita disputata da Meïté con il Parma fotografa il momento no del centrocampista che si è involuto rispetto a quando arrivò quest’estate al Torino e da subito impressionò non soltanto per la sua stazza fisica, ma anche per le doti tecniche che gli hanno permesso di essere utile in fase d’interdizione, ma anche di sapersi destreggiare in fase offensiva e di essere capace a segnare. Non si possono dimenticare i suoi gol. Quello con l’Inter alla seconda giornata che valse il pareggio finale e anche il successivo con l’Udinese che valse un altro pareggio. Fino appunto alla partita con l’Udinese il suo è stato un crescendo poi si è assestato e fin qui nulla di strano. In seguito, però, è iniziata la sua parabola discendente che si è accentuata con il rosso diretto rimediato nell’ultima gara del girone d’andata con la Lazio e le due giornate di squalifica e da allora non si è ancora ripreso. Con grande sincerità l’ha detto lui stesso al termine della partita con il Parma e riportato ieri da Tuttosport a pagina 18 nell’articolo a firma Marco Bonetto: “E’ vero, ero partito forte all’inizio. Poi, il mio livello si è abbassato e non so perché. Lavoro sempre al massimo, ma, forse, mi manca un po’ di fiducia in me stesso. So che posso fare la differenza , per me giocare così non è normale. Non mi resta che cercare di dare tutto, cioè il meglio, nelle partite che restano. A cominciare dal Cagliari, se toccherà di nuovo a me. E’ una gara assolutamente da vincere”.
Meïté, però, dovrebbe avere maggior fiducia in se stesso perché pur non avendo giocato bene nell’ultimo periodo e anche contro il Parma i dati della partita di sabato non sono poi così disastrosi. Nell’arco dei 96’ minuti ha giocato 52 palloni, meno a parità d minutaggio hanno fatto De Silvestri (49) e Belotti (23). Passaggi riusciti 41 più di Baselli (33), Berenguer (30), De Silvestri (29) e Belotti (9).Ha recuperato palla 3 volte a differenza di Moretti, Baselli e Brenguer (2 a testa). E ha perso 4 palloni come Baselli e Belotti e la metà di Berenguer (8). Che dire: si tiri su il morale e torni ad essere quello d’inizio stagione.