Match Analyst, libertà di formarsi: Figc condannata a pagare 3 mln di euro
Il TAR del Lazio, con sentenza n. 7177 del 04.06.2019, confermando quanto già stabilito in sede cautelare, ha ritenuto perfettamente legittimo il provvedimento dell’Autoritá Garante della Concorrenza e Mercato, con il quale é stata irrogata alla FIGC l’importante sanzione amministrativa di oltre tre milioni di euro, per aver introdotto regolamentazioni “in grado di frapporre ostacoli al libero accesso” al mercato dei servizi professionali resi da Direttori Sportivi, dagli Osservatori Calcistici e dai Match Analyst. Tale sentenza ha confermato inoltre la tesi che da sempre ispira l’operato dell’Assoanalisti AIAPC (Associazione Italiana Analisti di Performance Calcio), ovvero l’Associazione dei Match Analyst di Calcio italiani: il Match Analyst non é un allenatore di calcio, ma un esperto di analisi qualitativa e quantitativa, ovvero “un soggetto che non svolge la pratica sportiva ma le cui competenze sono funzionali allo svolgimento di un’attività economica che presenta un carattere sussidiario o ancillare rispetto a quella sportiva, la quale si incentra sulla conduzione tecnica della squadra ovvero sullo svolgimento delle prestazioni sul campo di gioco”.
Da oggi, dunque, ogni Match Analyst sarà libero di formarsi ove e come crede (il Corso FIGC é stato parificato in tutto e per tutto ai vari Corsi alternativi, già riconosciuti e indicati da AIAPC) e di offrire le proprie prestazioni professionali alle società calcistiche nonché di ottenere il tesseramento presso la FIGC come Match Analyst. Il Presidente AIAPC, Mario Savo, commenta con grande soddisfazione tale sentenza parlando di una svolta epocale per la professione e per il calcio italiano, che offrirà all’intero movimento un’importante opportunità di evoluzione e miglioramento.