Marani: “Toro, lo spirito giusto trasmesso dal tecnico giusto”
Il giornalista Matteo Marani su Tuttosport ha commentato il positivo inizio di campionato del Torino confermato anche dalla vittoria di ieri sera sulla Cremonese: “Nello stadio di Cremona il Torino solleva la sedia al cielo, per usare l’immagine che ci ricorda Emiliano Mondonico. Quella di ieri sarebbe stata la sua partita, come quella che giovedì attenderà il Torino a Bergamo, col non banale scopo di giocarsi il primo posto. Se il Napoli non vincerà in serata a Firenze, È notizia clamorosa in una stagione iniziata con la cessione di Bremer e di altri big, e introdotta dall’ormai celebre litigata in ritiro tra Vagnati e Juric. Lungi dall’essere stati mesi di rottamazione, è stato l’inizio di qualcos’altro”.
E poi prosegue: “È lo spirito del suo allenatore a segnare la continuità. L’aspetto più esaltante del Torino di ieri, c’è pure la vittoria sul campo, segnata soprattutto da due giocatori: il croato Vlasic e il serbo Radonjic. La rosa avrà in effetti qualche chilo e centimetro in meno di prima, ma non ha perso qualità nei piedi. Se il Toro imparerà a chiudere le partite e se dalle fasce otterrà un apporto maggiore la squadra può togliersi delle splendide soddisfazioni”.
E conclude: “La ricordata sfida contro l’Atalanta potrebbe simbolicamente iscrivere i granata a un altro campionato, quello con vista Europa. Serve sempre cautela. E il Toro ha bisogno davanti di un attaccante che vada in doppia cifra. È però un Toro che piace per lo spirito e l’intraprendenza. E che ha in panchina un allenatore in grado di spingere da solo un intero ambiente. È quello che serviva dopo anni bui e di errori societari”.