Mancini attacca il Governo: "La scuola è un diritto, ma anche il calcio lo è"
Roberto Mancini, nella conferenza stampa che si è svolta alla vigilia della partita amichevole contro la Moldova, in programma domani alle 20,45, non ha risparmiato critiche al Governo per come sta gestendo il calcio in questo periodo di pandemia.
"Qualche volta prima di parlare bisognerebbe pensare". La frase è rivolta al ministro Roberto Speranza, che aveva detto: "Si parla troppo di calcio e poco di scuola".
"La scuola è un diritto, come il lavoro. Ma anche il calcio lo è. E’ uno sport importante, praticato da milioni di persone a ogni livello".
Nonostante che i contagi aumentino il Mancio si scaglia anche contro gli stadi chiusi.
"Ho la mia idea e rimane quella, in quasi tutta Europa ci sono i tifosi anche se in percentuale rispetto alla capienza. Domenica in Polonia troveremo diecimila persone? Siamo contenti, ne vorrei anche di più".
Parlando della partita di domani, il ct azzurro ha commentato: "Per noi non ci sono stati grandi problemi, solo il contrattempo con gli juventini che dovrebbero arrivare mercoledì. Contro la Moldova dobbiamo vincere, è importante per la mentalità ma soprattutto per il ranking. Non possiamo commettere errori e rischiare di compromettere quanto di buono abbiamo fatto perdendo posizioni in vista del sorteggio Mondiale".