Maldini: "Ai miei tempi più libertà, c'erano meno fotografi"

15.09.2022 18:24 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Maldini: "Ai miei tempi più libertà, c'erano meno fotografi"
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Paolo Maldini ha parlato della sua vita da calciatore prima, poi da dirigente nel podcast m2o, affrontando vari temi, tra cui il rapporto tra i calciatori e la disciplina, che oggi è cambiata molto. 

"I social hanno una vita propria, fa parte della vita del calciatore. C'era molta più libertà perché c'erano meno fotografi, meno gente curiosa, potevi fare la tua vita in maniera più libera e normale. L'idea che escano più o meno, non lo so... Ho conosciuto il mio fisico strada facendo, ho imparato a gestirmi, anche sbagliando. Prova, sbaglia ma impara. Questo è quello che dico loro, dovrebbe farlo ogni papà con i propri figli".

Maldini ha ammesso di aver sentito un po' la pressione di essere un figlio d'arte.

"Un po', nei campetti di periferia. Lo sport in generale è molto democratico, alla fine decide il campo, la raccomandazione non esiste. Chi determina chi sei è il campo, ma esiste il pregiudizio. Non dico che non mi sia servito, hai due tipi di reazione, quella di mollare subito, oppure fare vedere agli altri che si sbagliano. Ho avuto la seconda, mi ricordo quei momenti. Ma non è scontato, da bambino ero molto più introverso per questa cosa qua".