Malagò: "Campionato? Pronti a ripartire senza commettere gli errori passati"
Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha rilasciato un'intervista a Radio 24 commentando la situazione dello sport, ed in particolare del calcio, in questo momento molto incerto sul suo proseguimento. Magari prendendo ad esempio la Federazione del rugby, che ha deciso di chiudere il campionato senza assegnare lo scudetto e congelando promozioni e retrocessioni.
"In questa battaglia non conosciamo il nemico, paradossalmente potresti averlo anche in casa. Ci sono due scenari e io li sto vivendo così: in Italia ci gestiamo autonomamente tutto questo in base alle indicazioni del Governo. Poi c'è un problema fuori dai confini: oggi il presidente del CIO Bach ha fatto un report analitico da quando è iniziata l'emergenza fino alla decisione di rinviare i Giochi Olimpici, con la nuova data dovrebbe essere annunciata entro tre settimane. Tutte le decisioni saranno subordinate alle decisioni della comunità scientifica, solo loro potranno dire quando ripartire. Se non arriverà il loro ok, non va illuso nessuno".
Sul fatto che il campionato italiano, già in crisi di suo prima del Coronavirus, potrebbe perdere d'interesse, Malagò ha risposto: "Io non penso che il nostro campionato possa perdere di valore in questo momento, anzi. Non si chiede certo l'integrazione degli stipendi dei campioni, ma in questa fase puoi chiedere qualcosa di diverso, come riaprire alle dinamiche del betting. Poi puoi chiedere sgravi fiscali, ritenute d'acconto sulla valorizzazione dei vivai e facilitazioni per la costruzione degli stadi. Se poi tu hai Mario Rossi, che oggi rischi di perderlo, ma dove va in questo momento? Se prima eravamo meno competitivi rispetto a certi club oggi possiamo livellarci: è chiaro che dobbiamo essere pronti a ripartire e non commettere gli errori del passato".