M5S, pressioni al Comune perchè il Filadelfia venga ricostruito, senza ulteriori ritardi

22.11.2013 19:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
M5S, pressioni al Comune perchè il Filadelfia venga ricostruito, senza ulteriori ritardi
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© foto di Federico De Luca

Il caso Filadelfia, chiamiamolo proprio così, tiene banco ed è approdato ora anche sul sito di Beppe Grillo. Da quanto scritto sarà proprio il M5S, grazie anche all'interesse del suo leader di Torino, noto tifoso granata, Vittorio Bertola, a farsi carico della problematica. I politici locali grillini intendono pressare tutte le parti in gioco a non perdere altro tempo per erogare il denaro promesso nelle casse della Fondazione Filadelfia, questo per far sì che i lavori di ricostruzione possano partire prima possibile.

Questo il testo integrale dell'articolo a firma di Monica Amore, Andrea Russi, Damiano Carretto (M5S circ. 9 di Torino):

"Il giorno 13 novembre il Consiglio della Circoscrizione 9 ha votato all'unanimità un Ordine del Giorno, presentato dalla consigliera a 5 Stelle Monica Amore e cofirmato dai consiglieri di opposizione Berno e Bergoglio, che chiede alla Città una serie di impegni concreti per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia.

Chi conosce un minimo sia il territorio della Circoscrizione IX, sia la storia sportiva della Città, sa benissimo che la situazione in cui versa da quasi 20 anni l'ormai ex stadio Filadelfia è una delle ferite aperte del territorio. La sua ricostruzione sarebbe importante soprattutto in funzione del suo valore storico-sportivo e delle ricadute economiche, turistiche e sociali che avrebbe sul quartiere. Basti pensare che, nonostante in quell'area rimangano soltanto dei ruderi a ricordare la storia sportiva della nostra Città, sono moltissimi i bus che ancora arrivano da tutta Italia per contemplare con tristezza ciò che resta di un luogo che mantiene ancora una certa sacralità. E se, ad oggi, quell'area è stata risparmiata da un ulteriore degrado, lo si deve solamente agli encomiabili sforzi dei volontari e dei tifosi.

È indubbio che lo storico tempio del Grande Torino possa ancora rappresentare un'attrattiva per il Borgo Filadelfia, un quartiere che si identifica talmente tanto con quel frammento di storia da averne addirittura preso in prestito il nome.

In una sala consiliare gremita all'inverosimile, alla presenza del CdA della Fondazione Stadio Filadelfia e della Città di Torino, rappresentata dall'assessore allo Sport Stefano Gallo, le quasi 200 persone presenti, equamente distribuite tra tifosi e residenti del quartiere, hanno così avuto l'occasione di visionare il progetto preliminare presentato dagli architetti Bo e Martinetto, ma soprattutto hanno avuto la possibilità, grazie alla formula del consiglio aperto, di sollevare le questioni riguardanti l'attuale situazione del Filadelfia e gli impegni del Toro e delle istituzioni nella vicenda.

Il quadro attuale della situazione si compone di alcuni passaggi salienti, ripresi dettagliatamente dall'ordine del giorno, ma qui di seguito sintetizzati.

La Città di Torino ha promosso, assieme alla Regione Piemonte, al Torino FC e alle associazioni dei tifosi granata, la Fondazione Stadio Filadelfia, a cui ha attribuito l'area dell'ex stadio (oggi ribattezzato "impianto").

Nelle casse della fondazione, almeno virtualmente, dovrebbero confluire 8 milioni di euro, così distribuiti:

- 3,5 milioni, suddivisi in 3 esercizi (2012, 2013, 2014), dovrebbero essere erogati dalla Città di Torino, e sarebbero coperti dalle somme incassate negli anni per le operazioni urbanistiche sull'area (e proprio per questo utilizzabili soltanto sul territorio), come oneri di urbanizzazione;

- 3,5 milioni dovrebbero arrivare dalla Regione Piemonte, che ha approvato un provvedimento per il quale si farà carico di un mutuo quindicennale per coprire la spesa; i soldi, dunque, saranno resi disponibili per la ricostruzione previo accordo con operatore finanziario, che deve ancora essere individuato;

- 1 milione di euro è stato promesso dal Torino FC, ma l'impegno non è ancora stato formalizzato e vi sono diversi argomenti di discussione tra la Società e il Comune (tra questi, per esempio, la questione del pagamento dell'affitto).

Ad oggi, quindi, dato che un progetto preliminare esiste e che gli impegni di spesa sono stati presi, non esistono più ragioni plausibili per non effettuare i versamenti.

Chi, tra i cittadini presenti (compreso il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Comune, Vittorio Bertola, autore di un intervento in cui si richiedevano a gran voce tempi certi e cifre sicure da parte dell'Assessore Gallo), si aspettava a questo punto alcune risposte concrete, soprattutto riguardo alle domande sulle tempistiche, sulla data del primo versamento e sull'effettiva fattibilità della ricostruzione, non può certo ritenersi soddisfatto dall'esito del Consiglio.

Il Comune, tramite la voce dell'Assessore Gallo, assicura di avere "messo a bilancio" il primo milione di euro. In pratica si parla di una previsione di spesa, ma per il momento, però "non può esserci una data di erogazione". "Questo perché", afferma l'assessore, "prima di andare avanti, bisognerà attendere anche gli altri enti. Una volta che il progetto sportivo verrà approvato allora si potrà procedere".

La sensazione, in realtà, è che tutte le parti in causa stiano cercando di prendere del tempo, "palleggiandosi", per utilizzare un termine del gergo calcistico, l'avvio della fase dell'effettivo conferimento di fondi alla Fondazione, che è la più importante: senza quei soldi non sarà possibile realizzare il progetto definitivo e di conseguenza lanciare il bando, finalizzato all'assegnazione dell'appalto.

La speranza è quella di essere smentiti, ma resta il fatto che, senza i soldi in cassa, si dovrà aspettare ancora prima di vedere posata la prima pietra.

Solo pochi giorni fa è stata votata all'unanimità, in Consiglio Comunale, una mozione che impegna il Comune a erogare entro il 31 dicembre il primo, agognato, milione di euro nelle casse della Fondazione.

Adesso c'è anche questo Ordine del Giorno, di cui il MoVimento 5 Stelle è primo firmatario, che impegna in maniera ufficiale il Presidente della Circoscrizione 9 a farsi carico, presso il Sindaco e la Giunta, di "sbloccare" finalmente questa situazione di stallo e permettere definitivamente l'avvio dei lavori".