M. City all'Uefa: "Vogliamo un processo equo"
"Stiamo ovviamente cercando una risoluzione anticipata attraverso un processo accurato ed equo e la mia speranza è che questo finisca prima dell'inizio dell'estate": così l'Ad del Manchester City, Ferran Soriano, in un'intervista ai canali ufficiali del club, torna sulla squalifica comminata dall'Uefa (2 anni di squalifica dalle coppe europee e 30 milioni di multa) per aver violato le regole del Fair play finanziario. "Si tratta di accuse non vere - ha spiegato il dirigente catalano, al City dal 2012 - Il proprietario non ha messo soldi in questo club che non siano stati correttamente dichiarati. Siamo una squadra di calcio sostenibile, siamo redditizi e non abbiamo debiti. I nostri conti sono stati esaminati molte volte e abbiamo sempre collaborato, elencando prove inconfutabili del fatto che abbiamo agito in modo corretto". "Penso che il club debba dire qualcosa su questa vicenda - esordisce Soriano - Deve dirlo per noi, per i nostri azionisti, per i tifosi e per l'intera famiglia del Manchester City in tutto il mondo. ma allo stesso tempo dobbiamo stare attenti e rispettosi del processo in atto. Avrei voluto parlare 5 minuti dopo l'annuncio, ma ho dovuto chiedere una consulenza legale prima di farlo. I nostri tifosi possono essere sicuri di due cose - ha aggiunto il manager - Il primo è che le accuse sono false. E il secondo è che faremo tutto il possibile per dimostrarlo, i tifosi del City hanno affrontato tante sfide nel corso dei decenni e questa è l'ennesima, passeremo anche questa e non deluderemo i nostri tifosi".