LIVE Paleari: "Volevamo partire forte. Chi gioca meno vive per momenti come questo. Prendiamo le cose positive di questa sera"

Il commento, in conferenza stampa, del giocatore del Torino, Alberto Paleari, sulla vittoria nei sedicesimi di Coppa Italia con il Pisa.
Complimenti per la prestazione e per la parata alla fine, voleva proprio evitare i rigori. Nel primo tempo è stato spettatore non pagante mi sa che le faranno pagare mezzo biglietto. Come ha visto il Torino rispetto alle precedenti gare e comq giudica in generale questa partita?
"Innanzitutto ti ringrazio, viviamo per questi momenti sono sincero. Ci alleniamo quotidianamente con il nostro preparatore che ci spreme e noi che giochiamo meno quando abbiamo l’occasione cerchiamo di sfruttarla. Sono contento per aver passato il turno insieme alla squadra e non vedo l'ora di andare a Roma.
Per quel che riguarda la prestazione, avevamo in mente nel primo tempo di partire molto forte e credo che ci siamo riusciti tanto più che nell'undici iniziale non c'erano tanti titolarissimi. Fisiologicamente poi siamo un pochino calati, però mi prendo le cose che sono andate bene, sono sincero".
Come si fa a farsi trovare pronti per chi gioca meno ed essere reattivo al 96esimo sull’unico tiro in porta degli avversari?
"Nella mia carriera il lavoro è l’unica cosa che ha sempre pagato. Ho fatto tutte le categorie dalla C2 e ora mi sono trovato qui con voi in Serie A quindi credo che sia la costanza quotidiana di non mollare mai ed essere sempre presente e anche di cercare di trasferire al gruppo i valori che mi hanno sempre contraddistinto. Per essere pronti bisogna farsi trovare pronti quando si è chiamati in causa e io credo di averci messo del mio oggi".
Come si spiega il momento del Toro? Come state vivendo la situazione considerando anche la situazione ambientale seppur non vi riguardi direttamente?
"Mi è dispiaciuto che una parte del pubblico non si sia goduto il primo gol sotto la curva, però, per quanto riguarda la squadra, dico che ci siamo guardati negli occhi prima del fischio d’inizio e ci siamo detti che questa sarebbe potuta essere la nostra possibilità di riuscire a vincere e averne un’altra quando andremo all’Olimpico. Credo che da parte di tutti ci sia stata grande intenzione e volontà e anche grande concentrazione perché non è mai facile. Si dice sempre che il calcio è un gioco, ma quando non si gioca da tanto non è facile entrare e dare il proprio contributo. Parlo di Nkounkou, di Dembélé e dei ragazzi che finora hanno avuto meno spazio quindi sono contento. C’è da lavorare sicuramente, però lavoreremo anche con un piglio più felice".
Si dice che il secondo portiere sia uno dei leader silenziosi, lei si sente un leader e forse la parata alla fine l’ha dimostrato?
"Sicuramente. Ne parlavamo prima, cerco per quello che posso, siamo tre italiani, di far integrare subito i nuovi arrivati. Abbiamo portato Simeone a Superga e stiamo cercando di aiutare anche chi parla poco l’italiano, Aboukhlal e Nkounkou. E’ un percorso e in quanto tale ci vuole pazienza, anche se nel calcio ce n'è sempre di meno. Ma sono sicuro che, lavorando duramente tutti e creando quest’amalgama, faremo sempre meglio: posso dire questo".
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