Lippi, i campioni saremmo noi. Il mercato degli allenatori

La nostra mentalità, tipicamente italiana, è da museo degli orrori. Il primo tempo contro il Brasile è più che disastroso, figlio delle scelte di Lippi, delle selezioni (opinabili) degli uomini. Mi aspetterei, nel dopo-partita, una-domanda-una tra le seguenti: ma perché Pepe e non Rossi dall'inizio? Perché Montolivo e non Perrotta? Perché Cassano a casa? Perché gli indizi (illuminanti) del campionato come Floccari vanno a quel paese, e Lippi si porta dietro Iaquinta che nella Juventus non gioca quasi mai e quando gioca si fa espellere? Almeno una tra queste domande, per favore almeno una. Nessuna. Ho ascoltato le seguenti frasi: "Salviamo il secondo tempo". "Abbiamo perso e ce la portiamo a casa". "Il Brasile è più forte e l'ha dimostrato". Nell'intervallo Abete e Petrucci ci hanno dato una lezione: "Dopo l'errore sul fuorigioco, inesistente, di Grosso i nostri arbitri e nostri guardalinee ne escono rivalutati, sono i migliori al mondo". Incredibile, ma cosa c'entra? Io ero a favore di Lippi quando gli hanno fatto una campagna di stampa prevenuta prima di Germania 2006, molti di quegli autorevoli colleghi poi sono -automaticamente – saliti sullo stesso carro quando Marcello si è laureato campionato del mondo. Grande Marcello, viva Marcello,l'avevo detto Marcello. Coerenza zero, senso della misura inesistente. Però,mi piacerebbe che una partita venisse analizzata e valutata senza nascondere la verità. La formazione schierata da Lippi a Londra era un inno all'impotenza: Pepe è un bravo figlio e un ottimo talento,ma in questo momento non è un intoccabile nell'Udinese, chiaro segnale di un calo di forma. Montolivo sta facendo benissimo a Firenze, ma nel centrocampo a tre di Prandelli è una cosa, accanto a De Rossi e Pirlo ci sarebbe voluto Perrotta dall'inizio o qualsiasi altra idea. Rossi è un talento delizioso, ha la freschezza di chi rende geniali le cose più complicate, sarebbe stato più utile di Pepe, lo si è notato nel famoso secondo tempo. Così come sarebbe stato utile vedere il genio di Cassano in una partita così, degna della sua classe: invece è a casa, e a casa probabilmente resterà perché quando Lippi decide, decide e basta. Ho capito Del Neri, e l'ho apprezzato quando ha dato risposte esaurienti su Floccari,in contrapposizione ad alcune considerazioni del commissario tecnico che non lo considera pronto. Certo, Floccari sarebbe finito in panchina, ma quando vedo Toni che entra e si muove goffo mi viene in mente l'eleganza e i gesti di Floccari- E più di qualcosa non mi torna. Era un'amichevole,dicono i superficiali. Rispondo: con il Brasile MAI è un'amichevole. I campioni del mondo siamo noi, fino a prova contraria. E i campioni del mondo non possono andare in campo senza un'identità, senza una logica, senza mezzo schema, improvvisati più che mai. Non c'è una squadra, piuttosto un pianto. Lippi ha dichiarato: "Oggi il Brasile è più forte, tra un anno e mezzo chissà". Ma che considerazione è? Tra un anno e mezzo può cambiare il mondo, in tutti i sensi, il bel dribbling di Marcello per depistare le domande è stato così riuscito che nessuno gli ha chiesto una spiegazione tattica sulla formazione impiegata nel primo tempo, sulle scelte e sui vagiti tattici. "Ripartiamo dal secondo tempo", ci hanno salutato così. Ripartite voi, dal secondo tempo. Manderemo un fax, con le domande a Lippi. Di sicuro ci risponderà, ma di sicuro gliele faremo. Lo faremo prima di un anno e mezzo, altrimenti Lippi replicherà che è troppo impegnato a preparare la rivincita con il Brasile.
Scusi Marcello, i campioni del mondo saremmo noi, condizionale d'obbligo. E se non le fanno una domanda, se la faccia lei. Ci dia cortesemente una risposta vera sulla figuraccia del primo tempo. Vedremo se stasera ci sarà da porre qualche quesito a Maradona: Argentina-Francia è uno spettacolo vero, vi aspetto dalle 20 su Sportitalia.
Il mercato degli allenatori per la stagione 2009-2010 decollerà presto. Intanto, in bocca a lupo a un ottimo interprete come Mario Somma che entra nel fallimento progettuale di Fabrizio Lori a Mantova, un film facile da intuire già lo scorso agosto. E per l'estate 2009 immagino rivoluzioni: Ancelotti chissà se ancora al Milan; Giampaolo via da Siena; Mazzarri via da Genova sponda Sampdoria; Reja via da Napoli (la difesa a quattro di Palermo è stato un autogol incredibile, improvvisazione allo stato puro); Delio Rossi via dalla Lazio (e autorevole pretendente per il Napoli, soffiata recente, un nome che ritorna di moda); Novellino via da Torino se non lo manderanno via prima (Cairo è umorale, ma Walter è la copia sbiadita dell'ottimo allenatore che fu). Pasquale Marino a Udine chissà. Prandelli è il Sindaco di Firenze, lo vedo ancora lì a meno che non cambino i programmi (e perché dovrebbero cambiare?). Se Ranieri non vincerà qualcosa sarà inevitabilmente al centro di voci. Onore a Max Allegri, sarà ricercatissimo e ovviamente il Cagliari vorrà tenerselo stretto. A me piace parecchio Davide Ballardini: lo vedrei quasi pronto per una grande, a meno che il Palermo non decida di fare finalmente il salto di qualità. Insomma, sarà un bel balletto che inciderà sugli umori e su tutte le volate (salvezza, Champions, Uefa, scudetto).
C'è un allenatore in serie B sulla bocca di tutti. Si chiama Antonio Conte, ha ridato ai tifosi del Bari la voglia di gioire, di partecipare, di riempire l'Astronave chiamata stadio San Nicola. Il Bari è un gran giocattolo, a Brescia avrebbe meritato un rigore solare, eppure ho ascoltato sulle reti Rai che il fallo ai danni di Guberti sarebbe cominciato fuori area: ma dove, ma quando? Rigore sacrosanto. Se fosse stato contro il Bari e favore del Brescia avrei detto la stessa cosa: RIGORE SOLARE. Conte ha dato un senso al progetto e anche se non va d'amore e d'accordo con il direttore sportivo Perinetti il mercato gli ha regalato assi di briscola per consolidare il progetto. Ma adesso stia attento alle voci: lo accosteranno un giorno a una panchina, il giorno dopo a un'altra. Panchine prestigiose. So che lui sogna la Juve, un giorno. Ma sappia resistere alle voci e alle provocazioni, fermo restando che -sognando la Juve – sarebbe bello (immagino) fare eventualmente gavetta con il Bari in serie A. Opinioni mie, non mi permetto di invadere il suo campo. Mi permetto, invece, di segnalargli l'unico errore che ha fatto in tempi recenti: escludere Corrado Colombo dalla lista, dopo che Volpato è tornato al mittente (trasferimento non valido al Piacenza). Conte avrebbe dovuto difendere e tutelare un professionista che gli ha dato l'anima fin dai primi giorni a Bari e che è entrato nel cuore dei tifosi. A proposito, ho una notizia: Colombo ha un'offerta da Dubai, la stessa squadra di Firmani. Hanno cercato anche Konan del Lecce. E' una corsa contro il tempo, se non si farà nelle prossime ore non si farà, anche da quelle parti il mercato - malgrado gli sceicchi - è agli sgoccioli. Buona fortuna.
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