L’idea di tridente di Mazzarri
Da quando l’ultimo giorno di mercato fu preso Zaza e con la certezza che Belotti e Falque sarebbero restati in molti, se non tutti, si aspettavano prima o poi che il Torino si presentasse in campo con tutti e tre gli attaccanti. Di tempo da allora ne è trascorso e ben poche volte si sono visti giocare insieme Falque, Belotti e Zaza. All’inizio Zaza non era granché in forma e poi doveva anche inserirsi nel gruppo e apprendere il sistema di gioco di Mazzarri, ma una volta superati questi step la situazione non p cambiata e difficilmente cambierà.
Mazzarri ha un concetto di esterno d’attacco ben preciso e lo si è capito senza più alcuna ombra di dubbio oggi quando nella conferenza stampa di presentazione della partita di domani sera con il Bologna ha parlato di Berenguer. “Se metto Berenguer dall’inizio vi chiedo: ma è un attaccante? A volte la definizione di attaccante non è facile perché ci sono degli esterni che corrono il doppio e fanno le due fasi come i terzini e sono chiamati attaccanti”.
Mazzarri è poi entrato più nel concetto quando riprendendo il discorso sui tempi del Napoli ha detto: “Prima si parlava di Zuniga, lui aveva caratteristiche da terzino e poiché sapeva dribblare e toccare la palla ad un certo punto gli ho fatto fare quasi l’attaccante. Berenguer ha fatto bene all’inizio quando lo feci giocare nei tre davanti, perché è nato come attaccante esterno, però, se si usa un modulo con la difesa a tre e con gli esterni spregiudicati lui alle volte ha fatto bene come a Bologna che fece quasi l’attaccante aggiunto, però, si mosse su tutta la fascia sinistra. Ha imparato anche a difendere e per lui è un accrescimento. Quando sta bene può fare un pochino tutto, è un jolly”.
Il tridente per Mazzarri è valido se i due sterni d’attacco fanno si ala fase difensiva che quella offensiva correndo su e giù per tutta la fascia, ma se operano prevalentemente nella metà campo avversaria allora è molto meglio giocare con due punte. Mazzarri non ha escluso la possibilità del tridente, infatti, ha detto al riguardo “Vedremo. Ci sono undici partite e andiamo per gradi”. E nello specifico della gara con il Bologna “Vedremo se ci sarà il tridente dall’inizio o dopo”. Tutto dipenderà se in allenamento Falque e Zaza o magari Berenguer e perché no Parigini gli hanno dato indicazioni e certezze di sacrificarsi sulla fascia.