Lettere alla redazione. Sale l'indifferenza

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Sto vivendo il momento più brutto da quando tifo per questi magnifici colori e penso con tristezza a tutte le persone che si sono battute per portare all'onore del mondo questa squadra magnifica. Ora una città ha lasciato completamente allo sbando una squadra che, dopo la seconda guerra mondiale, ha portato alla ribalta undici leggende che con le loro vittorie e la loro semplicità di uomini avevano poco alla volta fatto dimenticare gli orrori della guerra, distraendo la gente con le imprese sportive della squadra italiana più forte di tutti i tempi. Solo i ricordi di quelle imprese e l'avere visto giocare i vari Ferrini, Agroppi, Pulici, Sala, Graziani, Junior,Castellini,Cereser e moltri altri grandi campioni mi fa passare la tristezza e pensare che in uno modo o nell'altro ne verremo fuori anche stavolta. Ieri uscendo dallo stadio non avevo mai visto i portoni chiusi perchè avevano paura che i ragazzi della curva entrassero in tribuna per contestare Cairo, che oramai si era defilato e aveva lasciato il suo posto. Purtroppo siamo in una società sotto ricatto di poche centinaia di persone che vogliono dettare loro le regole del gioco e con cui non puoi più discutere civilmente. Siamo allo sbando e non so dove si andrà a finire di questo passo. Secondo me la soluzione a questo punto è che all'orizzonte si faccia avanti qualcuno. Allo sceicco ci credo poco, spero ovviamente di sbagliarmi perchè se no il nostro presidente, dopo una contestazione di questo tenore, sarebbe un pazzo a non vendergli la società. 

Carlo Gribaudo