Lazio, Ledesma: "In dieci avevamo retto quasi fino alla fine, c'è rammarico"
In dieci dal 17’ del primo tempo avete retto quasi fino alla fine, poi, su un campo ai limiti della praticabilità a causa della neve, è arrivato il gol del Torino. Come valuta la partita?
“C’è il rammarico per aver subito il gol alla fine, peccato, perché avevamo tenuto benissimo pur avendo un uomo in meno che per il nostro modo di giocare è ancora più difficile. Effettivamente il campo non era in buone condizioni, però penso che sia positivo che abbiamo retto per quasi tutta la gara dimostrando che fisicamente stiamo bene, infatti, abbiamo cercato di portare la partita a casa. E’ chiaro che possiamo migliorare e dobbiamo guardare la classifica dove ci sono molte squadre in pochi punti che lottano per un posto nelle competizioni europee”.
La Lazio ha conquistato otto punti in dieci partite, è stata raggiunta in classifica dalla Roma e ha sette punti in meno del Milan. Tutto ciò come deve essere interpretato?
“Dobbiamo migliorare, non possiamo nasconderci e pensare che vada tutto bene. Quando prima parlavo di cercare quello che c’è stato di positivo intendevo nella partita con il Torino, ma è evidente che nelle ultime partite in campionato non siamo riusciti a fare delle buone prestazioni e i risultati ne sono una conseguenza. Non bisogna buttare tutto all’aria e pensare che non abbiamo più possibilità di arrivare in una posizione di classifica migliore”.
Diceva che ultimamente non avete fatto delle buone prestazioni questo perché c’è carenza di ricambi nell’organico oppure perché essere impegnati su tre fronti, campionato, Europa League e Coppa Italia, è troppo gravoso per voi?
“Noi siamo contenti di giocare tre competizioni, ma è normale che la stanchezza si faccia sentire, questo non capita solo a noi, ma anche alle altre squadre che hanno disputato la Champions e l’Europa League Milan, Juve, Napoli e Inter e mentalmente si fa fatica subito dopo aver disputato una partita internazionale, però questo non può essere preso come alibi come non può esserlo se c’è o meno un giocatore. In campo si va in undici e si cerca di fare al meglio, non si deve pensare a chi non c’è”.
A inizio stagione il vostro obiettivo era piazzarvi in un posto utile per la Champions, ma siete a sette punti dal terzo posto, però siete in piena corsa in Europa League forse non sarebbe il caso di cambiare obiettivo e di puntare tutto sulla competizione internazionale?
“A inizio campionato con mister Petkovic abbiamo intrapreso un ciclo nuovo con l’obiettivo di far cambiare mentalità a questa squadra e abbiamo dimostrato di riuscirci anche giocando in Europa e facendo delle ottime prestazioni e anche in campionato in qualche prestazione sia in casa sia in trasferta abbiamo migliorato tanto e abbiamo battuto squadre che prima non riuscivamo. In classifica siamo con altre squadre in pochissimi punti e nella nostra testa c’è la voglia di arrivare il più in alto possibile”.