La fiducia e la birra di Izzo: "Con Juric mi riprendo la Nazionale"

28.07.2021 09:42 di  Claudio Colla   vedi letture
La fiducia e la birra di Izzo: "Con Juric mi riprendo la Nazionale"
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Arrivato a quello che finora è stato il suo apice in carriera alla prima stagione in maglia Toro, targata 2018/19, a gestione Walter Mazzarri, il difensore Armando Izzo, lungo l'ultimo biennio, ha dovuto far fronte a passi indietro notevoli, in termini di carriera. Il declino della guida tecnica dell'allenatore livornese, originato anche dallo strappo di Nicolas Nkoulou, compagno di reparto il cui binomio con Izzo li aveva resi entrambi nomi ambiti dalle grandi - non solo d'Italia; - tanti stop forzati; un'intesa con Marco Giampaolo, come prevedibile, considerate le idee tattiche del teramano nativo di Bellinzona, mai nata, che ha portato a un'altra stagione a singhiozzi, lungo la quale Izzo ha visto uno spiraglio di luce solo durante la breve gestione affidata a Davide Nicola. Due anni complessivamente nefasti, nel corso dei quali l'ex-Genoa ha perso la godibilità in termini di mercato, certo, ma soprattutto quella presenza nel giro della Nazionale che, tra 2018 e 2019, sembrava essersi consolidata. E chissà quante volte, non ce ne vogliano l'atalantino e il laziale, Izzo avrà pensato, tra maggio e inizio luglio, "al posto di Toloi o di Acerbi, avrei potuto esserci io".

Ora, con l'arrivo di Ivan Juric, tecnico dall'impostazione decisamente più compatibile con le caratteristiche del ventinovenne difensore campano, il granata sembra vedere i prodromi di una sua rinascita. Queste le parole riportate in merito sulle pagine di Tuttosport, nell'intervista rilasciata alla testata sabauda: "Vorrei riprendermi la Nazionale. Ho tantissima voglia. Mi ha fatto male non esserci agli Europei, ma ora lavoro tantissimo per partecipare al prossimo Mondiale. Con Juric, come era con Gasperini, i carichi di lavoro sono molto pesanti; si corre tantissimo, e ogni allenamento è massacrante. La fascia da capitano? Un onore, per me. Ma è di Belotti, e lo aspettiamo presto, perché abbiamo bisogno di lui".