L'operazione Sirigu-Cagliari può sfumare: ecco come
Ancora una volta, Alessio Cragno potrebbe finire per rimanere dov'è, in quel di Cagliari, a causa della (legittima) scarsa disponibilità di Tommaso Giulini a scendere a compromessi, rispetto al prezzo di vendita del portierone rossoblù classe '94. Il patròn isolano, sottolinea TMW, non si sarebbe mosso di un millimetro dai 25 milioni di euro richiesti per il cartellino dell'estremo difensore fiorentino, di fronte ai sondaggi di colossi francesi del calibro di Lille e Olympique Marsiglia. L'intenzione di Cragno, ventisette anni appena compiuti, sarebbe quella di provare a far decollare definitivamente la propria carriera, dalle sponde di una piazza di maggior prestigio; tuttavia, con ancora tre anni di contratto che lo legano al Cagliari, c'è al momento la disponibiltà del giocatore rispetto a un'ulteriore permanenza in Sardegna, qualora domanda e offerta proprio non si incontrassero.
A tal proposito, con le spalle coperte per il proprio Numero Uno, il Cagliari non potrebbe offrire a Salvatore Sirigu la collocazione di cui il portiere granata e della Nazionale è in cerca. Piuttosto, tenendo Aresti come terzo, e cedendo Vicario (probabilmente al Genoa), gli isolani punterebbero sul veteranissimo Antonio Mirante come riserva di grande affidabilità. L'ex-Roma, dal canto suo, approderebbe in rossoblù conscio degli occasionali infortuni di cui Cragno è vittima, con la prospettiva dunque di un minimo di possibilità di impiego; senza dimenticare che, per quanto si tratti di uno scenario insolito, l'offerta giusta per quest'ultimo potrebbe arrivare a gennaio, e un portiere del suo calibro, a quel punto, sarebbe investito dei gradi da titolare, per la seconda parte di stagione.