Italia, Evani: "Florenzi e Belotti se stanno bene giocheranno domani sera"

17.11.2020 18:32 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Italia, Evani: "Florenzi e Belotti se stanno bene giocheranno domani sera"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Alberico Evani ha parlato in conferenza stampa a Sarajevo in vista della partita di domani contro la Bosnia.

"Sappiamo che la Bosnia è un'ottima squadra, nelle tre partite che abbiamo fatto l'abbiamo battuta due volte, pareggiata una, ma ci ha sempre dato grossi problemi. Dovremo limitare questi rischi, mancherà Dzeko ma ci sono altri giocatori importanti, non è un calciatore che fa una squadra. Noi dovremo essere superiori per vincere la gara", ha detto il ct, che sta sostituendo Roberto Mancini ancora positivo al Coronavirus.

Proprio parlando del mister titolare, Evani ha sottolineato: "Anche Roberto avrebbe avuto piacere a essere qua, è molto dispiaciuto, noi cercheremo di fare pesare il meno possibile la sua assenza. Abbiamo fatto tanti sacrifici, ci siamo costruiti la possibilità di arrivare primi nel girone. Sarebbe brutto non arrivare al primo posto, ma dovremo guadagnarcela. Sappiamo di affrontare una squadra che non ti regalerà nulla, sebbene ultima nel girone. Tutti ci tengono a fare bella figura, specie quando affrontano una squadra importante come l'Italia. Dovremo essere attenti".

Sulla probabile formazione e la voglia di inserire dei nuovi in squadra Evani ha risposto: "Stiamo valutando il recupero dei giocatori, forse qualcosina cambierà ma non credo molto rispetto alla formazione di Reggio Emilia. Florenzi e Belotti? Come ho detto prima, stiamo valutando tutti. Soprattutto loro perché si sono allenati a parte tutta la settimana, hanno dato tutto e sono stati molto utili. Sarà da valutare, ma loro sono motivati e vogliono esserci. Se non dovessero esserci particolari problemi saranno della gara".

Evani infine si è soffermato su quanto Mancini ha fatto per unire il gruppo: "Credo che sia un allenatore, a parte carismatico, preparato. E coraggioso, perché si affida ai giovani, quando lo fai devi avere pazienza, dargli tanto. Lui ha convocato ragazzi che non giocavano ancora nei propri club e che poi sono diventati successivamente ottimi calciatori. Questa cosa piace anche al gruppo, considera tutti alla stessa maniera. Trasmette sicurezza, ha concetti di gioco propositivi che piacciono ai giocatori. È riuscito a formare un grandissimo gruppo anche con lo staff, non solo quello tecnico. Tutti remano dalla stessa parte e sono partecipi, i calciatori vengono in ritiro contenti".