In Serie A i diritti tv sono in calo: Inter prima con 81,9 milioni, segue il Napoli con 67,8 e il Torino è 10° con 38,6

Nel 2024-25 per i 20 club della Serie A i proventi dalle televisioni sono scesi a 898 milioni dai 1072 della stagione precedente.
Inter staccata, poi Napoli, Juve e Milan appaiate. È una classifica ribaltata, rispetto al responso del campo, quella che emerge dalla ripartizione ufficiale dei diritti tv della Serie A 2024-25, come da documento interno della Lega a cui ha avuto accesso la Gazzetta dello Sport.
E’ da precisare che il 2023-24 è stato l’ultimo anno del vecchio ciclo di commercializzazione: i corrispettivi a salire distorcono il confronto con il 2024-25, primo anno del nuovo ciclo. Inoltre, dalla scorsa stagione è cambiata la gestione dei diritti d’archivio individuali. Però il valore complessivo delle licenze audiovisive è in calo.
Il meccanismo di ripartizione è uguale a quello del 2023-24, quando è entrato in vigore il criterio dei minuti giocati dai giovani calciatori.
La suddivisione è fatta così: 50% in parti uguali; 28% in funzione dei risultati sportivi, di cui il 14%in base alla classifica (11,2%) e ai punti (2,8%) dell’ultimo campionato, il 9,33% in base ai risultati degli ultimi 5 campionati e il restante 4,67% secondo i risultati storici a partire dalla stagione 1946-47; 22%in proporzione al cosiddetto “radicamento sociale”, rappresentato per il 12,54% dagli spettatori paganti dal vivo certificati Siae, per l’8,36% dall’audience media delle dirette tv e per l’1,1% dal minutaggio dei giovani.
Ecco la “classifica”:
1) Inter 81,9 milioni di euro
2) Napoli 67,8
3) Juventus 67,7
4) Milan 67,3
5) Roma 61,2
6) Lazio 55,6
7) Atalanta 53,7
8) Fiorentina 52,1
9) Bologna 43,7
10) Torino 38,6
11) Genoa 37,5
12) Udinese 34,5
13) Verona 33,5
14) Lecce 32,2
15) Como 32,1
16) Cagliari 31,1
17) Parma 29,4
18) Empoli 27,3
19) Monza 25,6
20) Venezia 25,5
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