Il Toro piega il Palermo al fotofinish
Prima, tante belle azioni e la fatica a segnare. Poi, con l’Atalanta, la svolta: vittoria, ma niente di che dal punto di vista del gioco. Oggi il Torino di De Biasi è tutto sommato riuscito a sintetizzare i due elementi contro il Palermo, battendolo per 1-0 a due minuti dal termine con rete di Saumel, dopo un gol annullato ad Amoruso per presunto fuorigioco e le palle pericolosissime calciate da un indiavolato Dzemaili per tutto il match.
Coralità, difesa corta e velocità nel ripartire. Questo aveva chiesto De Biasi alla vigilia e i suoi nel primo tempo hanno fatto di tutto per trasformare la teoria in pratica. Compatti e decisi, i granata si fanno vedere ad appena sei minuti di gioco: o meglio, inizia a distinguersi Blerim Dzemaili, che dai 30 metri prova il tiro che esce di poco a lato sulla sinistra di Fontana. Ed è solo l’inizio. Nel giro di due minuti Roberto Stellone si rende pericoloso, prima di testa e poi con tiro. Il Palermo, dal canto suo, aspetta per poi cercare di ripartire, anche se Miccoli e Cavani sono spesso un po’ isolati là davanti. Appena gli si lascia spazio, però, si rischia: al 16’, infatti, proprio il numero 10 rosanero, palla al piede, parte in velocità e tira un siluro da destra che centra la traversa.
Ritmi molto alti. Emozioni garantite. Appena il tempo di 60 secondi e il solito Dzemaili colpisce al volo di destro un traversone di Diana e prende l’esterno del primo palo. Quattro minuti e calcia una punizione di poco alta sopra la traversa. Dopo un avvio con veloci capovolgimenti di fronte e tratti di gioco gestito a centrocampo, con gli uomini di Ballardini che tentano il fraseggio, ma non ottengono l’effetto sperato, l’ultimo quarto d’ora parla decisamente granata. E sono tanti gli estremi per il gol, con protagonista sempre lo svizzero del Torino. Prima avvia una bellissima azione: da lui a Colombo, poi in mezzo per Amoruso, tocco per Barone che sfiora la traversa, provvidenziale per il Palermo in più occasioni. Poi ancora due volte, a fine tempo.
Nella ripresa GDB decide di dare fiducia al faretto ultimamente un po’ spento Rosina, che prende il posto di Colombo sulla mediana destra. Il ritmo resta alto, il gioco un po’ meno emozionante. Il Torino deve però fare quasi subito a meno di Zanetti, che esce dal campo dolorante dopo uno scontro di gioco e viene sostituito da Saumel. I padroni di casa non solo rischiano, ma al 9’ segnano il gol del vantaggio: gran tiro di – guarda il caso – Dzemaili, palo alla destra di Fontana, Amoruso che insacca, ma ritenuto in posizione di fuorigioco, perlomeno dubbia a occhio nudo.
I granata non demordono, anche se la loro manovra si fa un po’ confusionaria permettendo a Miccoli di rendersi pericoloso sulla diagonale. Dall’altra parte, uno Stellone un po’ troppo esitante non riesce a concretizzare un palla d’oro di Dzemaili e i cross di un Rosina almeno un po’ più in movimento. Intanto, gli animi si scaldano e piovono cartellini, tra cui un rosso per gioco scorretto ai danni di Nocerino. Il Torino non demorde e, infine, arriva al gol cercato, inseguito, già trovato ma annullato, con Saumel, abile a sfruttare la respinta della difesa rosanero con un tiro al volo dai 20 metri.
Vittoria meritata per i granata, come non si vedeva dalla prima di campionato contro il Lecce. Il Palermo di Ballardini non è riuscito a sfruttare le occasioni conquistate, ha perso lucidità in fase difensiva e ha patito la pressione granata. Con 11 punti in tasca il Torino, trascinato dall’incredibile Dzemaili, si prepara ora all’ostico campo di Catania. Con la mentalità, si spera, giusta.