Il Pagellone di gennaio a poche ore dal "gong"
Solitamente si dice "scusate il ritardo"; questa volta ci scusiamo per l'anticipo. Di qualche ora. Alle 19 di questa sera la festa sarà finita e gli amici se ne saranno andati. Chi contento dell'affare dell'ultimo minuto, chi deluso dal "2 di picche" ricevuto. Promossi e bocciati in serie A, per questo mese di calciomercato. Premessa: voti e giudizi sono variabili in base alle ultime trattative. Positive o negative che siano. Mentre scrivo questo Editoriale mi tornano in mente le parole che venerdì sera, a microfoni spenti, Pantaleo Corvino ospite di Sportitalia, mi ha sussurrato in un orecchio: "A gennaio bisogna essere bravi a cedere, in estate ad acquistare".
Atalanta, voto 6: Sufficienza ampiamente meritata. Ha fatto poco, in realtà, perché c'era poco da fare. Ha trattenuto (momentaneamente) Floccari, Padoin e Manfredini. Era vicina a Vantaggiato, ma ha dimostrato che le parole e le strette di mano nel calcio contano ancora qualcosa.
Bologna, voto 5,5: La società non è contenta di come ha operato, in uscita, il D.S. Salvatori. Ha ancora poche ore per farsi apprezzare. Sono arrivati Mutarelli, Cesar, Belleri ed Osvaldo. L'ex attaccante della Fiorentina, a quelle cifre, avrebbe potuto acquistarlo anche la Dottoressa Menarini in prima persona. Sinisa voleva Rivas, Balotelli e Dacourt. Non vi è traccia degli interisti.
Cagliari, voto 7: A prescindere. Fatta eccezione per il ventunenne Sivakov del Bate Borisov, si è limitato ad operazioni di secondo piano. Ferri alla Sampdoria, Burrai alla Ternana, Pani alla Triestina. Adesso Cellino blindi Allegri, Marchetti, Biondini e Conti.
Catania, voto 5,5: Occorreva maggiore qualità per evitare il solito girone di ritorno horribilis. Giuste le cessioni di Colucci (in scadenza), Sardo, Polito ed Edusei, ma dalle entrate ci si aspettava ben altro: vada per Potenza, qualche dubbio riguardante le caratteristiche di Capuano. Stovini andava ceduto, a giugno sarà addio senza cash. Pessima gestione del prestito di Paolucci.
Chievo Verona, voto 5: Qualche colpo più importante occorreva per poter puntare alla salvezza, dopo gli errori fatti sotto l'ombrellone. La spesa a Catania, l'"investimento" Makinwa. Curiosi del brasiliano diciassettenne Fabinho che arriverà il 9 febbraio.
Fiorentina, voto 7: Prima di parlare con Corvino pensavo ad un mercato mediocre, poi le spiegazioni del "Corvo" sono state geniali. Ha ingaggiato Bonazzoli per togliere dal mercato un attaccante con le stesse qualità di Osvaldo, per vendere successivamente l'argentino a prezzi da urlo. Ha ceduto Pazzini con una plusvalenza di 5 milioni di euro. Ha sistemato vari giovani da far crescere. Bloccato Palombo. Non ha mandato Da Costa alla Roma per fargli giocare più partite alla Samp. Questo d.s. è un mostro. Firenze goditelo!
Genoa, voto 6: La sufficienza per aver monitorato il territorio. C'era poco da fare. Di Milito in giro non ce ne sono.
Inter, voto 5: Mourinho, prima di andare a dormire, prega affinché Moratti gli sfoltisca la rosa. Acquistare e strapagare è facile per tutti, cedere è molto più difficile. Dacourt, Rivas, Crespo, Jimenez, Vieira ne sono la dimostrazione.
Juventus, voto 5,5: I rinnovi dei giovani Rossi e Marchisio sono ottime operazioni. Paga le indecisioni sul futuro di Iaquinta e l'errore estivo di ingaggiare Poulsen. Poca chiarezza su Giovinco, porta a casa il giovane portiere Kirev. Ha bisogno, per giugno, di un solo acquisto: un vero Direttore Sportivo.
Lazio, voto 5: Al contrario dell'estate, il Presidente Lotito ne esce male. Si fa soffiare Cellerino dal Livorno, perde Mutarelli alle condizioni che voleva il calciatore. Carrizo? Andava gestita meglio la querelle.
Lecce, voto 6,5: Bravo Angelozzi a rinforzare la squadra di Beretta. Papa Waigo in quel ruolo serviva. Edinho non è una scommessa ma una certezza, a patto che si ambienti. Cede Diamoutene alla Roma facendolo passare per il nuovo-vecchio Thuram.
Milan, voto 5,5: Mediocre la gestione della trattativa Kakà. Società indecisa. Non blocca nessun difensore per gennaio, non sa se e quando perderà David Beckham. Il club più titolato al Mondo si giudica anche dai particolari.
Napoli, voto 6: Un colpo ma buono. Forse! Ecco Datolo sulla fascia che fu di Mannini. Punta Savio ma lo perde, tanta fatica per cedere Dalla Bona e Pià. Con Marino il club è comunque in mani sicure.
Palermo, voto 6: Voleva Nilmar, arriva Hernandez: fortissimo se ha risolto i suoi problemi fisici. Ingaggia Pellegrini, ma non ha ancora il sì di Zigoni. Presto per pronunciarsi su Morganella, valeva la pena puntare su Sosa.
Reggina, voto 4: Il Presidente Foti ha ancora poche ore per conquistare, almeno, la sufficienza. Altrimenti dovrà essere rimandato.
Roma, voto 6: Con rispetto parlando, Diamoutene e Loria non sono difensori che potranno contrastare tra un mese Adebayor. Dei rinnovi non c'è traccia alcuna; se Panucci dovesse restare sarà il fallimento di tutti. Bene invece l'operazione Motta, che aggiunge forze fresche e giovani al reparto degli esterni: è l'acquisto che regala la sufficienza in pagella.
Sampdoria, voto 6,5: Almeno Marotta ha dato una risposta con i fatti ad una classifica risicata. A prescindere dai costi, Pazzini è un buon acquisto. Giusto puntare su Da Costa. Ferri è un enigma, Raggi (era) una giusta pensata.
Siena, voto 5,5: A questo punto è stato opportuno trattenere Calaiò. Si è portato avanti per Genevier: doveva fare di più. Giampaolo non è stato accontentato. I toscani pagano l'immediato passaggio di consegne in società.
Torino, voto 4,5: è uno dei club ad avere maggiore bisogno di questo mercato di riparazione: eppure non lo sfrutta. Con l'arrivo di Foschi si attendono i colpi ad effetto, sebbene si siano ridotti all'ultimo giorno. Insoddisfazione generale. Benvenuto a Rivalta, ma non basta ad una tifoseria delusa e tradita.
Udinese, voto 5: Leonardi ha fatto bene a dare ancora fiducia a Marino. Dopo Motta, a luglio si prevedono altre partenze. Gli errori sono stati commessi lo scorso giugno; qualcosa a gennaio, però, andava fatto. Basterà la melina a centrocampo?