Il pagellone del Toro: la difesa, un colabrodo. Si salvano Sirigu, Ansaldi e Bremer
Sessantotto gol subiti in trentotto partite di campionato sono il secondo risultato peggiore di sempre in quasi 114 anni di esistenza, peggio con sessantanove solo nella stagione 1950-51. Gli uomini erano gli stessi dello scorso campionato, a parte l’addio al calcio giocato di Moretti, e di conseguenza non avrebbero dovuto rappresentare un problema visto che quella granata era tra le difese più solide della Serie A e, invece, dall’ammutinamento di Nkoulou, dopo la gara d’andata degli spareggi per accedere alla fase a gironi dell’Europa League e che non c’era con la testa perché voleva cambiare squadra, in avanti si è assistito a un progressivo liquefarsi di un reparto che commetteva errori collettivi e individuali e che non sapeva più fare da barriera a Sirigu. E se non ci fosse stato Sirigu fra i pali il passivo alla fine sarebbe stato ben più pesante perché ha effettuato ben 151 parate delle quali 44 decisive. Ovviamente Salvatore Sirigu è esente dal giudizio negativo e con lui Bremer che ha fatto progressi arrivando a fine stagione ad essere un difensore abbastanza affidabile, che commette ancora qualche errore, ma che ci stanno visto che ha 23 anni. Non si può dire lo stesso di Lyanco che pur avendo qualità, forse superiori al compagno, ha avuto prestazioni altalenanti, dovute in parte a qualche infortunio che da sempre costella la sua carriera, ma che non giustificano l’interruzione del processo di crescita e qualche errore di troppo in marcatura che lo hanno portato anche ad essere ammonito più volte nel finale di stagione. Izzo non ha saputo ripetere la stagione scorsa che lo aveva visto approdare in Nazionale. Nkoulou dopo appunto l’ammutinamento si è ripreso e solo nel finale di stagione si è avvicinato ai livelli precedenti. Djidji le sue prestazioni sono state caratterizzate per lo più dalla mediocrità, anche se potenzialmente potrebbe fare un po’ meglio. Bonifazi un po’ troppo discontinuo nonostante la giovane età e così la società ha preferito incassare dalla sua cessione piuttosto che tenerlo. Ansaldi ha visione di gioco e capacità di gestire la palla e sa imbeccare i compagni, peccato che abbia una fragilità muscolare che lo penalizza di tanto in tanto costringendolo a non giocare. De Silvestri non ha mai lesinato l’impegno, ma qualche sbavatura gli capita sia in fase difensiva sia in quella offensiva dove in più occasioni avrebbe potuto spingere si più ed essere più preciso nei cross. Aina Errori gravi tanti, giocate buone poche e a tratti in parecchie partite girava a vuoto. Tutt’altro che la promessa che aveva indotto il Torino a ingaggiarlo e il giocatore che si era visto all’inizio del campionato scorso. Laxalt Mazzarri non lo ha utilizzato molto, ma anche lui quando andava in campo non gli dimostrava più di tanto che si sbagliava visto che le sue prestazioni non hanno mai avuto veri squilli e il più delle volte sono state sciape. Singo passare dalla Primavera alla prima squadra non é mai facile, ma lui ha fatto vedere cose interessanti.
VOTO: 4 Da punto di forza la difesa è diventata il punto debole.
Sirigu: 7,5 Tante volte ha messo una pezza quando i compagni sbagliavano.
Ujkani: 6 Nell’unica partita giocata non ha fatto rimpiangere Sirigu.
Rosati: 5,5 Anche lui ha disputato una sola partita, ma avrebbe potuto essere un po’ più reattivo in occasione del gol subito.
Izzo: 5,5 Ha fatto un passo indietro rispetto alla stagione precedente.
Nkoulou: 4 L’ammutinamento, che ha destabilizzato l'intero reparto e la squadra, pesa come un macigno e meriterebbe uno zero per cui non può essere perdonato, anche se poi con il tempo si è ripreso tornando a dirigere con discreta autorevolezza la difesa.
Bremer: 6 Con umiltà si è applicato costantemente e ha saputo assorbire gli insegnamento prima di Mazzarri e poi di Longo.
Lyanco: 5 Come Izzo anche lui ha fatto un passo indietro, ma può riprendersi se s’impegnerà poiché le doti non gli mancano.
Djidji: 5,5 Quando è stato utilizzato non ha fatto vedere chissà quali qualità.
Bonifazi: 5,5 Sarà stato ceduto a gennaio per fare cassa, ma se ci si priva di un giovane che ha qualche dote vuole dire che non le mette a sufficienza in campo per convincere la società a puntare con convinzione su di lui.
Ansaldi: 6,5 Le sue qualità sono conosciute e anche quando il fisico non lo ha aiutato in campo ha sempre cercato di essere utile alla squadra.
De Silvestri: 5,5 Per l’impegno meriterebbe un sette, ma difetta un po’ sul piano della qualità.
Aina: 4,5 Si ricordano più gli sbagli che le giocate positive.
Laxalt: 5,5 Mezza stagione da riserva e con prestazioni abbastanza opache.
Singo: 6 Un giovane promettente che ha saputo sfruttare le occasioni che gli sono state concesse. Deve continuare così se vuole emergere.