Il giocatore del Torino Ricci sulla Nazionale: "Stiamo lavorando e creando un bel gruppo. Non mi sento il regista titolare. Che emozione la prima da titolare il Torino mi ha aiutato"
Il centrocampista dell'Italia e del Torino Samuele Ricci ha parlato ai taccuini dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport della sfida contro la Francia: "E’ andata bene e sono felice perché - ha commentato il regista granata - all’inizio l’emozione era tanta. Siamo partiti con il freno a mano tirato, ma poi ci siamo ripresi e abbiamo messo in campo tutte le nostre qualità. L’1-0 subito dopo dieci secondi ci ha dato una sveglia e abbiamo tirato fuori la personalità. I centrali hanno disputato una grande prestazione perché si inserivano sulla mia linea e mi davano una mano nella costruzione.
E’ stata la chiave, insieme ai cambi di gioco. Stiamo lavorando bene e stiamo creando davvero un bel gruppo. Adesso bisogna avere continuità. Il primo pensiero dopo il successo? Agli italiani: meritavano una rivalsa dopo l’Europeo. Questo successo fa bene a tutti perché il calcio rappresenta molto per il nostro Paese. Anche io sono tifoso e so cosa si prova quando si vince.
Ora l’Italia ha il suo regista? Non mi devo sentire e non mi sento il regista titolare - ha frenato -. So come funziona il calcio: basta poco per tornare indietro. Bisogna pensare partita dopo partita e cercare di migliorare sempre".
La crescita personale grazie al Torino – “Il Torino mi ha aiutato tantissimo. Sia il lavoro di Juric sia quello di Vanoli. Il gioco della scorsa stagione mi ha completato dal punto di vista fisico, dell’interdizione e della manovra. Quest’anno il calcio di Vanoli è un po’ diverso: da mezzala ho più possibilità di inserirmi e sono contento perché nelle prime tre giornate abbiamo ottenuto ottimi risultati”.