Il cuore e l’incubo di casa per la squadra di Juric giocare al Grande Torino, ma con l’Inter c’è un solo risultato utile: la vittoria

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Obiettivo ottavo posto e 25 mila spettatori con lo stadio pieno, ma senza il tutto esaurito: la carica dei tifosi contro l’Inter per aiutare il Torino a tornare alla vittoria dopo 3 ko, Napoli, Roma e Atalanta, e altrettanti pareggi, Salernitana, Monza e Fiorentina. L'ultimo successo risale alla gara con il Bologna, era il 6 marzo.

La squadra di Juric patisce gli avversari molto chiusi e le pressioni psicologiche, soprattutto quelle che possono esserci in casa quando incombe l’esigenza della vittoria, si legge su Tuttosport. Mancano giocatori leader e di notevole esperienza che in campo trascinino la squadra e siano dominatori quando i guai incombono o addirittura si allargano. Con l’Inter non potranno essere tollerate sviste o difficoltà che in altre partite, anche con squadre non particolarmente competitive, hanno portato rimpianti. L’Inter penserà alla finale di Champions con il Manchester City del 10 giugno, ma non va sottovalutata e ha una rosa di qualità anche nelle seconde linee. La Fiorentina ieri ha vinto con il Sassuolo e quindi si è portata avanti di tre punti per cui resta al Torino solo la vittoria per far sì che in virtù della classifica avulsa, quattro punti su sei negli scontri diretti con la Viola, sia lui ad aggiudicarsi l’8° posto.  

Esibizioni e sfilate - Prima della partita, lo speaker Stefano Venneri presenterà Valerio Liboni, che si esibirà dal vivo e canterà l’inno “Ancora Toro”. Nell’intervallo, sfilata del Torino For Disable, neocampione d’Italia. In Maratona, raccolta fondi per le popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna.