I grandi punti interrogativi sulle date del prossimo calciomercato, le clausole e le opzioni
Se è vero come è vero che il calcio che verrà è avvolto da una coltre di dubbi e punti interrogativi, lo stesso vale per il mercato. Repetita iuvant: sarà una sessione, quella estiva che verrà, dove prevarranno gli scambi tecnici e con uno sguardo al bilancio. Fair play finanziario sospeso non vuol dire cancellato perché l'annata varrà comunque nel break-even del triennio, ma ci sarà più margine anche per eventuali operazioni importanti. O per provare a spendere ora per programmare di incassare in futuro. E' uno dei fattori, per esempio, che sta convincendo gli arabi a investire nel Newcastle e nell'Olympique Marsiglia. Però, al netto degli emiri, c'è la realtà di un calcio in difficoltà che non ha calendario e neppure certezze: ripartirà? E ha voglia di ripartire o teme soltanto che, alzando la mano per lo stop, vengano meno gli introiti dei diritti televisivi che uno stop "per causa di forza maggiore" voluto dal governo garantirebbe con meno complicazioni?
Quando inizia il mercato? Intanto i dubbi riguardano anche tecnicamente quello che sarà il calendario del prossimo calciomercato. L'indicazione che arriva da Nyon è che la sessione inizierà quando finiranno le stagioni ma è da capire se intese come campionati o comprensive di Coppe europee. Inizio agosto o addirittura settembre, le opzioni sul tavolo al momento sono due. Però è chiaro che la Ligue 1, ma pure la Bundesliga, potrebbero puntare i piedi, ribattendo che una s'è fermata e l'altra ha calendarizzato di finir la stagione al 30 giugno. Liga e Serie A, nel bel mezzo del balletto della ripartenza o dello stop, aspettano le mosse della Premier League che ha insegnato però, come in occasione dell'ultima sessione estiva, sappia e voglia pensar per i suoi conti e interessi quando terminò il mercato all'8 agosto.
Le clausole rescissorie Sono due cose ben diverse. Le clausole, per intenderci, possono riguardare gli accordi riservati tra giocatore e società che non sono calendarizzate dalle istituzioni calcistiche. Sicché, per fare un esempio, i 111 milioni di euro per Lautaro Martinez resteranno comunque pagabili dal 1 al 15 luglio, ovvero il periodo che le parti hanno sottoscritto come valevole per la clausola. Oppure i 30 in due rate per Lorenzo Pellegrini, clausola valida per tutto luglio con la Roma. Le parti potrebbero anche decidere di posticipare la validità della clausola, insieme a un legale, in uno stesso lasso di tempo al termine della stagione. Oppure, altra ipotesi, far valere la clausola in quel periodo e poi attivare il trasferimento fattivamente all'inizio della sessione.
Le opzioni d'acquisto Ci sono poi le opzioni d'acquisto, ovvero gli accordi ratificati, e a bilancio, tra società sull'acquisizione o sul riscatto del cartellino di un tesserato. In questo caso sono calendarizzate insieme al termine della stagione (in questo caso le opzioni in essere scadono 5 giorni prima della fine della stagione calcistica). Le istituzioni calcistiche potrebbero così posticiparle insieme al nuovo eventuale termine della stagione ma sorge così un nuovo problema. Molte società chiudono i bilanci al 30 giugno e nascerebbe così la questione di come mettere a bilancio ulteriori costi non previsti per X settimane e che impatto avrebbero anche sul bilancio successivo. Problematiche ancora irrisolte e al centro delle discussioni sulla prosecuzione del campionato. E' anche per questo motivo che la Bundesliga ha deciso di calendarizzare il termine della stagione al 30 giugno mentre la Premier League, il cui riavvio è in alto mare, ha dato ai giocatori e ai club la possibilità di sottoscrivere mini-rinnovi per i giocatori in scadenza, fino al termine dell'annata calcistica (come accadrà, per esempio, nel caso di David Silva col Manchester City).