Giannini ha le idee chiare, punta ai play off
La prima storica vittoria del Gallipoli in serie B si volatilizza al 93' (e oltre), quando Masucci del Sassuolo batte Sciarrone, sugli sviluppi di un discusso calcio di punizione fatto ripetere due volte dall'arbitro Pinzani. Il vantaggio degli ionici era stato firmato da Viana al 48'.
L'allenatore del Gallipoli, Giuseppe Giannini, stenta a frenare il malumore per aver perso due punti negli ultimi secondi di gara: "Di rabbia ce n'è tantissima. La nostra permanenza vorremmo giocarcela sul campo. E non aggiungo altro. Non siamo la Cenerentola del gruppo come qualcuno può pensare. Anzi, vi dirò di più: non vogliamo solo salvarci ma vogliamo arrivare ai playoff. Vorrei che tutti si togliessero dalla testa l'idea che andiamo a farci le passeggiate sui campi di gioco, non è così. Noi diamo e pretendiamo rispetto da tutti. L'arbitro? Ha fischiato la fine 40 secondi dopo il terzo minuto di recupero. E' un episodio che ci lascia tanta amarezza. E' la seconda volta che ci capita, ora basta".
"Sul piano del gioco - continua Giannini - abbiamo fatto bene, meritavamo di vincere. Stiamo lavorando e facendo buonissime cose. Certo, su palla ferma, rischiamo qualcosa. C'è da migliorare sotto questo aspetto. Nel secondo tempo è uscito fuori il vero Gallipoli, la squadra che gioca e si diverte per tutti i 90 minuti. Ritorno a dire quello che ho detto prima: non siamo undici pellegrini, non accetto questa etichetta che ci vorrebbero attribuire. Forse i ragazzi non ci credono, così come anche qualche dirigente, ma il nostro obiettivo è il raggiungimento dei playoff".
Il presidente del Gallipoli, Daniele D'Odorico, aggiunge il carico a coppe: "C'è rabbia, senza dubbio. Non siamo né vittime, né prede. Noi giochiamo per vincere e basta. La punizione fatta ripetere due volte? Siamo stati sfortunati. Non può passare, però, l'idea che noi siamo una matricola e che, non potendo competere con le squadre più ricche di noi, ce ne possono fare di tutti i colori. Diamo e pretendiamo rispetto da tutti. Parlo dell'arbitro di oggi, ma anche del sistema in generale. Siamo persone serie, corrette e trasparenti".