Filadelfia, la maledizione delle vele
Il CdA della Fondazione Filadelfia e il concorso di idee lanciato da Domenico Beccaria dopo le proteste degli abitanti per il pericolo che le vele semibasculanti, che servono a nascondere gli allenamenti del Torino, siano pericolose a causa della relativa resistenza della struttura metallica che le sorregge in caso di tempeste di vento.
Le pretese Ventura (costarono 580 mila euro), ma poi non fece in tempo a usarle. Già dopo un anno iniziarono a rompersi. Juric appena arrivato disse che servivano e così ne furono reinstallate di nuove. In estate però andranno smantellate, si legge su Tuttosport, come disse l’ingegner Grassi (della ditta che ha realizzato le nuove vele, molto nota nel Torinese, la Condor Pubblicità Srl: “Tra un anno andranno rimosse e controllata la struttura in acciaio”. L’altro ieri, la conferma dell’ingegner Ferro del Politecnico, perito incaricato dalla Fondazione Filadelfia. E il consigliere Beccaria, rappresentante dei tifosi, dopo l’ultimo CdA ha affermato: “Le vele hanno una scadenza di un anno, poi andranno rimosse. Se a maggio sapremo farci trovare pronti con una soluzione alternativa, economicamente vantaggiosa e sostenibile sia ecologicamente che paesaggisticamente, ci toglieremo dai piedi definitivamente questo obbrobrio. Forza, aspetto le vostre idee alla mail novelealfila@gmail.com”. E Beccaria ha già proposto l’alternativa: “Piantare dei cipressi lungo il perimetro esterno: costerebbero enormemente di meno, assolverebbero alla funzione e gli abitanti sarebbero contenti”.