FESTA in Cile per la storica vittoria sull'Argentina
Nessuno dorme nella notte di Santiago. Le macchine incolonnate lungo l’avenida O’Higgins, la grande arteria della città, sono ferme da ore, il concerto dei clacson è assordante, ma certo non protesta nessuno. Ragazze avvolte nella bandiera cilena ballano sui tetti degli autobus, sono le 2 del mattino eppure nessun locale si sogna di tirare giù la saracinesca. Per la prima volta in una storia lunga e infelice, il Cile ha battuto l’Argentina in una partita che aveva dei punti in palio. Trentacinque anni fa la Roja aveva superato l’Albiceleste, ma in amichevole, e dunque questa è una notte troppo storica per passarla dormendo. Un caffè doppio, e si segue il flusso di gioia lungo il paseo Ahumada fino alla Plaza de Armas.
VINCE BIELSA - È stata la classica vittoria di un allenatore sull’altro. Il Cile non si è limitato a battere l’Argentina. L’ha travolta, come ha onestamente riconosciuto lo stesso Basile nella difficile conferenza stampa post-gara. Evidentemente motivati dal "Loco" Bielsa a giocare la partita della vita, i ragazzi del Cile hanno squadernato sul prato dell’Estadio Nacional un 3-4-3 da antologia, più ancora che da manuale. "Nel primo tempo sembravano quindici" ha detto Basile. Il sistema di gioco, unito all’interpretazione ardente, ha letteralmente squartato l’Argentina, scesa in campo con una formazione sbagliata: tre punte abbandonate a loro stesse, Messi, Aguero e Milito, e nessun centrocampista in grado di accompagnare l’azione, cucendo i reparti. Il Cile è andato vicino al gol già al 2’ con un tiro-cross di Beausejour alzato in corner da Carrizo, ha mancato una grande occasione al 25’ con un’incornata di Contreras appena fuori malgrado la porta spalancata davanti, ha fatto saltare il banco al 35’ con un’azione da spellarsi le mani: catena destra perfetta con Medel che si sovrappone a Carmona - a proposito, gran partita del reggino - e riceve palla quando ormai è lanciato, cross dal fondo a centro-area per la girata vincente di Orellana. Tutto davvero bello, e al 44’ i gol potrebbero essere due se Carmona, assistito da Suazo dopo un rinvio sbagliato di Carrizo, non mettesse fuori.