E adesso Cairo che farà?
Il presidente dovrà sbollire rabbia e delusione per aver buttato via un'altra stagione e soldi al vento. Della serie non c'è più trippa per i gatti. Potrà vendere i giocatori dal mercato migliore, Bianchi, Sereni, Ogbonna e Gasbarroni, come dire gli ultimi giocatori di livello dei quali il Toro possiede l'intero cartellino. Ma deve altresì piazzare i vari Diana, Di Michele, Abbruscato, Colombo, Loviso, Pratali, Bottone, Pisano e altri a meno che non intenda tratterne qualcuno, ma con quanto successo in inverno non sembra il caso. Abbruscato potrebbe essere l'alternativa a Bianchi, ma dopo un anno al Chievo sarà difficile chiedergli il sacrificio di tornare in B, anche perchè si ha l'impressione che non sia mai scoppiato un vero feeling tra l'ambiente e l'attaccante reggiano. La B avrà meno soldi anche se ci sarà lo sponsor, inoltre attenzione, ma ci sono formazioni di tutto rispetto il prossimo anno, come le neo retrocesse Atalanta, Livorno e Siena, senza contare che Sassuolo e Cittadella cercheranno di ripetere il grande sogno svanito quest'anno. Con Empoli e Grosseto che hanno la volontà di fare meglio e il Novara che sogna la A.
Il Toro ha un anno in più di "esperienza" tra i cadetti, ma se continuerà a rivoluzionare la squadra si torna daccapo. Nuovo tecnico, nuovi giocatori, non si avrà mai l'ossatura giusta per completare un progetto. Inoltre se l'anno scorso c'era da scrollarsi di dosso la retrocessione, quest'anno c'è la delusione altrettanto amara dei playoff, come essere retrocessi una seconda volta. Tutti chiedono a Cairo cosa intende fare. Il presidente sicuramente vorrebbe disfarsi di questo fardello, ma nemmeno lasciare così malamente dopo essere stato acclamato Papa. Inoltre non è facile trovare acquirenti seri e preparati, per cui se l'alternativa sono i Tesoro forse è meglio ricostruire un ciclo con Cairo. Ma ora gli errori non sono più ammessi.