Difesa a 4, Edera a centrocampo e Zaza con Belotti: ecco il nuovo Torino di Longo
Procedeva su due strade parallele, Moreno Longo. Una sorta di “piano A” e “piano B”: il primo, però, è naufragato ancor prima di poter essere messo in atto. Perché l’infortunio di Simone Verdi ha complicato le strategie dell’allenatore, il quale aveva in mente di riproporre il tridente in vista della ripresa del campionato. E invece, lesione di primo grado al retto femorale e per il fantasista ex Napoli, che ha cominciato con le terapie per cercare di rientrare il più in fretta possibile. Un’altra tegola e il Toro si aggiudica così la palma di “squadra più infortunata d’Italia”, segno che la stagione non sta riprendendo sotto una buona stella. Ma Longo non cerca alibi e studia formule alternative, una sorta di metamorfosi per provare a ripartire e mettere fine al lunghissimo filotto di sconfitte. Difesa a quattro, due soli mediani e Zaza-Belotti davanti: ecco il Toro del 4-4-2.
Bremer terzino - Ci sarà qualche pedina da riadattare, anche perché la rosa era stata costruita a immagine e somiglianza di Mazzarri e del suo 3-5-2, ma dal Fila stanno arrivando risposte incoraggianti da tutti i calciatori. “Li ho visti carichi e vogliosi” il concetto condiviso dal ds Vagnati prima, nel giorno della sua presentazione, e dal tecnico Longo poi, che in più occasioni ha esaltato la disponibilità dei suoi giocatori. E già in difesa ci saranno degli spostamenti: perché Izzo e Nkoulou sono stati spesso abituati a giocare in una retroguardia a tre, o perché Bremer non ha mai fatto il terzino. I due centrali si ritroveranno uno di fianco all’altro, il brasiliano dovrà agire basso a sinistra, sull’out opposto ecco De Silvestri a completare il quartetto davanti a Sirigu. E’ questa, almeno ai nastri di partenza, l’idea di retroguardia di Longo, che insieme allo staff sta lavorando molto sui movimenti difensivi, singoli e di reparto. Rinuncerà a un centrocampista, anche perché la coperta è cortissima, e Lukic e Meité si giocheranno il posto di fianco a Rincon. In attesa del miglior Ansaldi, in fascia scalpita Aina. O, in alternativa, la soluzione ancora più offensiva rappresentata da Berenguer.
Doppio centravanti - Si preannuncia un Toro nuovo anche in attacco, pure là davanti c’è bisogno di invertire la rotta: appena due gol nelle ultime cinque partite prima della sospensione, soltanto due reti di Belotti nel 2020. Il Gallo necessita di rifornimenti e di appoggi, ecco cosa ha pensato Longo. Vuole mettergli di fianco Zaza, nonostante a Napoli la coppia non avesse funzionato, e due esterni che crossino: da una parte, come si diceva, uno tra Aina e Berenguer in attesa di Ansaldi, mentre dall’altro lato la grande novità è rappresentata da Edera. Ha più caratteristiche da esterno di un tridente, ma il tecnico lo vede bene anche in un centrocampo a quattro, dove partirebbe più indietro e più largo per cercare la doppia opzione, il cross in mezzo o il tiro a rientrare. Le prove dureranno meno di una settimana, poi si farà sul serio con il ritorno in campo contro il Parma di sabato prossima.