Di Cesare: "Per noi tre occasioni da gol, fare di più non si poteva"
Il mio obiettivo è di sfruttare al massimo ogni opportunità di giocare. Con l’Udinese è andata bene, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Due punti in più con l’Udinese e uno con l’Inter ci potevano stare, ma è presto per guardare la classifica.
Esordio in A per lei con l’Udinese, un po’ d’ansia l’aveva prima della partita?
“Sì, infatti, ho sbagliato un passaggio facilissimo, i primi dieci minuti ero un po’ teso poi è andata bene”.
Ventura prima della partita aveva detto che voi esordienti avreste potuto avere qualche problema sul piano fisico, è stato così?
“Io alla fine ero morto, non ce la facevo più quando sono stato sostituito. Nel complesso è andata bene, abbiamo affrontato un’ottima squadra e non dimentichiamoci che loro venti giorni fa hanno disputato i preliminari di Champions League. Abbiamo avuto tre occasioni da gol clamorose, più di questo, penso, che non avremmo potuto fare. L’Udinese ha fatto zero tiri nella nostra porta, tranne quello alla fine parato da Gillet”.
Il suo avversario diretto, più alto di lei di dieci centimetri, non si è quasi mai reso pericoloso, già questo la dice lunga sulla sua prestazione?
“Sì, sono contento per com’è andata, però dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Il mio obiettivo è di sfruttare al massimo ogni opportunità di giocare che il mister mi dà e penso ieri di esserci riuscito, spero quindi di avere tante altre occasioni”.
L’anno scorso l’abbiamo vista in più occasioni partecipare alla fase offensiva, con l’Udinese l’ha fatto meno perché l’esordio in A l’ha un po’ frenata oppure è stato il mister a dirle di non muoversi dalla sua posizione?
“No (ride, ndr), diciamo che ieri sera non ho avuto possibilità di spingermi in attacco quando anticipavo. Faccio il difensore quindi l’importante è non prendere gol”.
Più rammarico per la gara di ieri sera o nel leggere la classifica?
“La classifica neanche l’ho guardata. Sinceramente penso che ieri sera avremmo potuto portare a casa i tre punti e contro l’Inter un pareggio ci poteva stare, però siamo una neo-promossa e stiamo disputando un buon campionato. E’ ancora presto per guardare la classifica, sono state giocate cinque giornate e il campionato è ancora lungo e speriamo di continuare così”.
Se nello scontro con Stevanovic uno di voi due si fosse fatto male il mister non sarebbe stato tanto contento.
“Mi sono scontrato con Stevanovic?”.
Vi siete scontrati a centrocampo, cadendo entrambi.
“Non me lo ricordo”.
Ha notato particolari differenze fra la serie A e la B?
“La differenza è che in serie A se si sbaglia una minima cosa gli avversari non perdonano e ti fanno del male, mentre in serie B ci si può anche permettere di commettere qualche errore. Per fortuna ieri non abbiamo sbagliato niente”.