Cronacaqui - Toro, rivoluzione a metà campo tra Dzemaili e Italiano
Foschi continua a negare, ma Blerim Dzemaili interessa eccome al Palermo. Nonostante le smentite di rito, la trattativa con i rosanero continua. Il direttore sportivo granata, ieri, ha incontrato ancora una volta il suo collega, colui che lo ha sostituito un anno fa in Sicilia, Walter Sabatini.
Pedine
Il Torino, per cedere il centrocampista svizzero, nei giorni scorsi ha sparato alto: 10 milioni, come minimo. Il Palermo preferisce invece ragionare sul contante e su delle eventuali pedine da inserire come contropartita: «D’altronde - fanno sapere dal capoluogo siciliano - sappiamo che c’è del gradimento per alcuni nostri giocatori in rosa da parte del Torino». Uno tra Budan, Migliaccio e Succi? «Siamo pieni di attaccanti - ha spiegato Foschi -. Là davanti siamo in sei». A sentir parlare il ds granata, dunque, Succi e Budan non interessano, in teoria. In pratica, per Migliaccio, pupillo di Colantuono, il Palermo pretende una cifra all’incirca simile a quella pretesa dal Toro per Dzemaili, a quel punto i rosanero chiederebbero uno scambio alla pari.
Questione Italiano
Intanto continua la trattativa con il Chievo per portare il trentunenne Vincenzo Italiano al Toro. Il centrocampista dei clivensi potrebbe indossare il granata ad ore. Foschi sta ragionando con il ds Sartori intorno alle contropartite tecniche da inserire nell’affare. Ai veneti piace Saumel (che già avrebbero voluto soffiare al Toro la scorsa estate), ma le condizioni del ginocchio dell’austriaco non convincono. Per questo in Veneto potrebbe finirci Zanetti.
Questione Di Michele
Non solo trattative per chi arriva o per chi va, in casa granata si parla anche di chi resta. Il Torino sta discutendo con l’entourage di Di Michele di un adeguamento del contratto. L’attaccante romano, rientrato da poco dal prestito del West Ham, vorrebbe un ingaggio in linea con i top player della rosa.
Paolo Casamassima