Cronacaqui - Colantuono: "Chi non ci crede può cambiare aria"

10.07.2009 15:34 di Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.cronacaqui.it
Cronacaqui - Colantuono: "Chi non ci crede può cambiare aria"
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© foto di Giacomo Morini

 Due baffetti appuntiti ed arrotati come le corna di un toro. Così si è presentato Stefano Colantuono alla prima uscita stagionale da allenatore granata, nel ritiro di Folgaria, «quello stesso ritiro - rammentano gli organizzatori - che ha portato fortuna al Parma lo scorso anno». I granata dovranno imitare i ducali e ritornare subito nella massima serie. Se no sarebbe un fallimento.

La medicina giusta
Da ieri, il Toro, è al lavoro per preparare la lunga maratona della serie cadetta. Il morale è ancora a terra, dopo la cocente retrocessione in serie B, ma Colantuono ha già pronta la medicina giusta per rianimare un gruppo depresso: «Dopo una stagione difficile è normale che il morale sia basso - spiega l’ex allenatore del Palermo -. Chi capirà come calarsi nella nuova realtà della B sarà utilissimo. Chi non lo capirà dovrà mettersi in un angolo o cambiare aria. L’importante è che chi resta, faccia solo il meglio per il Toro». «Non mi piace l’ozio - continua l’allenatore granata - perché solo sudando si può ottenere qualcosa. Sicuramente sbaglieremo, come tutti. Vince chi sbaglia di meno. Ci vorranno impegno, sudore e voglia di fare. Nessuno ci regalerà niente. Sui campi di periferia incontreremo le squadre motivatissime nel giocare contro di noi. Dovremo travestirci da squadra piccola». Questo per quel che riguarda lo spirito, ma i granata non si nascondono, anzi: «Non voglio fare nessuna dichiarazione particolare come ha fatto Zenga («Voglio vincere lo scudetto col Palermo», ndr). Noi dobbiamo vincere il campionato, ma senza fare proclami. Saremo la squadra o una di quelle più accreditate per raggiungere questo traguardo che non nomino per scaramanzia. È normale che per il Toro un campionato di B venga approcciato con questo tipo di intenti».

Mercato granata
Sul mercato il tecnico granata ha preferito non sbilanciarsi: «Ho una squadra di 26 giocatori bravi con i quali voglio lavorare - spiega -, poi se in corso d’opera dovremo fare qualcosa, lo faremo. Ne abbiamo già parlato in questi giorni. Qualcosa potrebbe accadere, qualcuno arrivare, qualcuno uscire. Il mercato deve ancora cominciare e in genere si sviluppa negli ultimi giorni. Siamo lì e dobbiamo guardarci intorno. Sui giocatori non posso ancora esprimermi. Prima ci voglio parlare e vederli in campo mentre si allenano, poi vedremo».

Concorrenti
Detto che le concorrenti più agguerrite saranno Reggina, Lecce, Brescia e Grosseto («più due sorprese»), per Colantuono il Toro non ha l’obbligo di partire forte: «La partenza non è fondamentale - continua -. Ho visto squadre partire sparate e perdersi, mentre altre cominciare male e poi salire in A. L’importante è stare in gruppo e fluttuare nelle prime posizioni e che il margine sia sempre molto stretto. Il campionato di B si decide nel ritorno. Non credo comunque sarà possibile staccare le altre all’inizio, perché tutti lotteranno fino alla fine. La mia più grossa preoccupazione è far capire che non si può fare un sol boccone di questo campionato. Il Toro se lo dovrà sudare, lavorando molto e duramente».

 

Paolo Casamassima