Confederations Cup, Abete promuove l'Italia: "Bilancio positivo, risposte importanti sul piano dell'impegno"
Il presidente Abete ci tiene a congratularsi con tutta la squadra per questo successo che vale la terza posizione nella Confederations Cup. "E' stato un mese lungo e impegnativo, un mese durante il quale abbiamo giocato otto partite di cui sei ufficiali fra cui quella di qualificazione contro la Repubblica Ceca e credo che alla fine le risposte siano state buone, anche dal punto di vista dell'impegno. Io credo che quello dell'impegno e della dedizione sia uno dei segnali di maggiore soddisfazione di questa squadra. Sappiamo quanto il calcio sia legato ai problemi sociali e vedere questi ragazzi quanto erano motivati anche nella finale del terzo e quarto posto è per noi solo motivo di soddisfazione, visto anche quanto siamo legati alla maglia azzurra".
Il presidente ammette che la vittoria finale comunque rende meno amara l'eliminazione con la Spagna: "Buffon scherzando ha detto che avrebbe potuto ponderare meglio le parate sui rigori, al di là delle battute uscire con un successo è motivo di soddisfazione contro una nazionale importante che ci ha sconfitto, anche se immeritatamente, in occasione della partita fatta a Roma per il centenario. Bravi quindi a tutti i ragazzi".
Per finire Abete torna sulla questione calendario, che già anche Prandelli aveva sollevato in merito ai pochi giorni di riposo fra una gara e un'altra. "La Confederations è diversa dal mondiale. Però è inutile negare che qui le distanze ci sono e sono importanti e i giorni di recupero sono veramente ridotti. Questa finale poi giocata alle 13, a nemmeno tre giorni di distanza dalla semifinale, lascia un po' pensare. I calendari sono complessi, ma le partite decisive sono sempre le ultime. Anche la Spagna, prima della semifinale, aveva evidenziato che il giorno in più di riposo poteva sicuramente contare. Queste differenze alla fine possono essere importanti in un torneo del genere e di questo bisogna tenerne conto".