Con Riccardo Allegretti.....
Innanzitutto, come valuti la tua stagione?
"A livello di squadra positiva, ci siamo giocati i playoff fino all'ultima giornata ed è stata un'ottima annata visti gli obiettivi iniziali. C'è comunque un po' di rammarico perché ce li siamo fatti scappare perdendo, ad esempio, in casa con il Grosseto. A livello personale, invece, un ottimo girone d'andata e un girone di ritorno così così condizionato da due infortuni che mi hanno tenuto fermo quasi tre mesi. Al rientro poi non ero l'Allegretti del girone d'andata ed è andata così, ma restano gli otto gol, che per un centrocampista centrale sono un ottimo bottino, e spero di migliorarmi l'anno prossimo".
Ti aspettavi invece che Maran andasse al Vicenza?
"Mi aspettavo un cambio di allenatore. Maran a Trieste era stato contestato, anche pesantemente, dai tifosi ed io in quattro anni non avevo mai sentito contestare così un allenatore. Non si era instaurato il feeling giusto, ma non mi aspettavo che andasse a Vicenza. Non ho nulla con loro, ma Maran è comunque un allenatore che ha sfiorato i playoff e credevo andasse in una piazza più importante".
Come ti spieghi queste contestazioni verso di lui?
"Non lo so, probabilmente gli hanno rimproverato il fatto di non giocare mai con due punte. Forse gli sarebbe piaciuto un allenatore che parlava di più con la stampa, non so, sono mie ipotesi".
E il tuo rapporto con lui?
"Il mio rapporto con lui è stato ottimo per quasi tutto il periodo in cui è rimasto qui a Trieste. Nell'ultimo mese c'è stato qualche chiarimento, niente di più complicato, ma io come tutti i giocatori non ero contento di andare in panchina. La squadra stava comunque bene ed io avevo fiducia nel fatto che facesse giocare chi stava meglio. Certamente io non ho contribuito al cambio di panchina e certe cose che si dicono sono assolutamente inventate".
Per un giocatore importante pesa veramente tanto sedersi in panchina?
"Io credo che la panchina pesi a qualsiasi giocatore. E' ovvio che uno che ha voglia di giocare e dimostrare qualcosa quando va in panchina non è contento. In questi casi penso che debba subentrare anche l'intelligenza della persona e il rispetto verso gli altri compagni. Magari ci possono essere anche problemi con l'allenatore, ma il comportamento di un giocatore importante dev'essere sempre lo stesso e deve trasmettere fiducia e serenità agli altri comunque".
Si fanno tanti nomi per la successione, secondo te chi arriverà sulla panchina della Triestina?
"Credo che ormai sia quasi scontato l'arrivo di Ventura. Se non sbaglio rimane solo il problema della rescissione col Pisa, ma non sarà difficile. Credo poi che una piazza come Trieste possa affascinare un allenatore come Ventura, che ha un grande passato, e penso ci siano tutti i presupposti per far sì che le cose vadano bene. Per me poi sarebbe un grande piacere giocare per un allenatore che è in grado di far giocare molto bene la sua squadra".
E il tuo futuro invece?
"Ho ancora un anno di contratto e sto molto bene qui. Non è mia intenzione cambiare, ma il calcio ora dimostra che nulla è mai deciso. La mia volontà e di restare e se la dirigenza la penserà come me non ci saranno problemi".
Invece per la Triestina cosa ti aspetti la prossima stagione?
"Ognuno si aspetta sempre il massimo, ma la nostra situazione non è semplice. Fra svincolati, comproprietà e prestiti partiranno dieci giocatori, per cui dovremo vedere un po' la società se accontenterà l'allenatore. Ora comunque è troppo presto, ma io spero di ottenere sempre il massimo".