Comotto alla curva « Se ricordate chi sono non mi fischiate...»
Emozionato?
« Tantissimo, proverò qualcosa che mai ho sentito prima, qualcosa di molto forte. A Torino sono stato 7 anni, ci ho lasciato un pezzo di cuore. Lì sono cresciuto come uomo e come calciatore » .
Si può dire quindi che si sente ancora un po’ granata?
« Di certo ho imparato lo spirito granata e per questo i tifosi mi apprezzavano. E quello spirito me lo porto ovunque, nel calcio e nella vita » .
Ha qualche rimpianto?
« Zero. Solo bei ricordi, come il gol- vittoria fatto un anno fa contro l’Empoli nella gara del centenario. Forse è anche il ricordo più bello che i tifosi del Toro hanno di me » .
Ha voglia di giocarla questa partita o ne farebbe a meno?
« La voglio giocare eccome, al 100%. Rientro dalla squalifica, sto bene, darò tutto per la Fiorentina, ho voluto fortemente venire a Firenze e sono felice di questa scelta, non la rinnego » .
In caso di gol che farà?
« Deciderò sul momento, bisognerà vedere se prevarrà il cuore o la ragione. Anche se ho sempre pensato che bisogna essere sì rispettosi verso la vecchia tifoseria, ma pure di quella nuova » .
Se lei domani fosse in curva applaudirebbe o fischierebbe Comotto?
« Il calcio vive di emozioni. E un capitano che cambia squadra non può non essere visto troppo bene. Sono curioso di vedere come sarò accolto. Di certo chi mi conosce bene sa che in campo ho sempre dato tutto e fuori ci ho sempre messo la faccia. Forse è per questo che a qualcuno sono rimasto antipatico. Di sicuro non mi sono mai tirato indietro, per questo torno a Torino a testa alta: se la gente non l’ha dimenticato non mi fischierà » .
La sua ex squadra non se la sta passando troppo bene. Sorpreso?
« Sì e mi dispiace che sia in difficoltà. Dopo gli acquisti estivi, penso a Bianchi e Amoruso, credevo che potesse vivere una stagione più tranquilla. Ma per me ha sempre qualcosa in più rispetto alle squadre che lottano per non retrocedere. E sono certo che si salverà » .
Ma lei e la Fiorentina non farete sconti.
« Assolutamente no. Noi non vogliamo aiutare nessuno, i punti sono importanti per il Toro come per noi, quindi serviranno cuore, grinta e cattiveria. La Fiorentina è l’unica tra le grandi che ancora non è riuscita a esprimere tutto il suo potenziale. Un po’ come me, sono sicuro che cresceremo insieme. Ci aspetta una seconda parte di stagione esaltante, puntiamo ad andare in Uefa e al quarto posto » .
Che Toro si aspetta?
« Avendo già vissuto quei momenti sarà un Toro ferito, rabbioso, voglioso di dimostrare che è sempre fortemente attaccato alla maglia e alla causa. Non credo insomma che scenderà in campo per remare contro qualcuno o qualcosa. E conoscendo quei tifosi non mancherà il sostegno. La gente granata non abbandona mai la squadra » .
Al suo ex presidente Cairo vuole dire qualcosa?
« Ribadisco solo che io mi sono sempre preso le mie responsabilità. Su altre questioni non gradisco ritornare » .
Saluterà Rosina?
« Ha ereditato la mia fascia, è giusto che lo saluti. Abbiamo giocato assieme due anni e siamo stati fra quelli che più si sono battuti per la salvezza. Mi dispiace che viva un momento difficile ma anche questo serve per crescere » .
Ha sentito in questi giorni qualche ex compagno?
« Ho chiamato Abbruscato per fargli gli auguri, so cosa si prova dopo un grave infortunio, gli ho detto di non mollare. Io non l’ho fatto » .