Comotto alla curva « Se ricordate chi sono non mi fischiate...»

06.12.2008 19:34 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: tuttosport
Comotto alla curva « Se ricordate chi sono non mi fischiate...»
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Emozionato?
« Tantissimo, proverò qualcosa che mai ho sentito prima, qualcosa di molto forte. A Torino sono stato 7 anni, ci ho lasciato un pezzo di cuo­re. Lì sono cresciuto co­me uomo e come calcia­tore
» .
Si può dire quindi che si sente ancora un po’ granata?

« Di certo ho imparato lo spirito granata e per questo i tifosi mi ap­prezzavano. E quello spirito me lo porto ovun­que, nel calcio e nella vi­ta » .

Ha qualche rimpianto?

« Zero. Solo bei ricordi, come il gol- vittoria fatto un anno fa contro l’Em­poli nella gara del cen­tenario. Forse è anche il ricordo più bello che i tifosi del Toro hanno di me » .

Ha voglia di giocarla questa partita o ne fa­rebbe a meno?

« La voglio giocare ecco­me, al 100%. Rientro dalla squalifica, sto be­ne, darò tutto per la Fio­rentina, ho voluto forte­mente venire a Firenze e sono felice di questa scelta, non la rinnego » .

In caso di gol che farà?

« Deciderò sul momento, bisognerà vedere se pre­varrà il cuore o la ragio­ne. Anche se ho sempre pensato che bisogna es­sere sì rispettosi verso la vecchia tifoseria, ma pure di quella nuova » .

Se lei domani fosse in curva applaudirebbe o fischierebbe Comotto?

« Il calcio vive di emozio­ni. E un capitano che cambia squadra non può non essere visto troppo bene. Sono curio­so di vedere come sarò accolto. Di certo chi mi conosce bene sa che in campo ho sempre dato tutto e fuori ci ho sem­pre messo la faccia. For­se è per questo che a qualcuno sono rimasto antipatico. Di sicuro non mi sono mai tirato in­dietro, per questo torno a Torino a testa alta: se la gente non l’ha dimen­ticato non mi fischierà » .

La sua ex squadra non se la sta passando trop­po
bene. Sorpreso?
« Sì e mi dispiace che sia in difficoltà. Dopo gli ac­quisti estivi, penso a Bianchi e Amoruso, cre­devo che potesse vivere una stagione più tran­quilla. Ma per me ha sempre qualcosa in più rispetto alle squadre che lottano per non re­trocedere. E sono certo che si salverà » .

Ma lei e la Fiorentina non farete sconti.

« Assolutamente no. Noi non vogliamo aiutare nessuno, i punti sono importanti per il Toro come per noi, quindi ser­viranno cuore, grinta e cattiveria. La Fiorenti­na è l’unica tra le gran­di che ancora non è riu­scita a esprimere tutto il suo potenziale. Un po’ come me, sono sicuro che cresceremo insieme. Ci aspetta una seconda parte di stagione esal­tante, puntiamo ad an­dare in Uefa e al quarto posto » .

Che Toro si aspetta?

« Avendo già vissuto quei momenti sarà un Toro ferito, rabbioso, vo­glioso di dimostrare che è sempre fortemente at­taccato alla maglia e al­la causa. Non credo in­somma che scenderà in campo per remare con­tro qualcuno o qualcosa. E conoscendo quei tifosi non mancherà il soste­gno. La gente granata non abbandona mai la squadra » .

Al suo ex presidente Cairo vuole dire qual­cosa?

« Ribadisco solo che io mi sono sempre preso le mie responsabilità. Su altre questioni non gra­disco ritornare » .

Saluterà Rosina?

« Ha ereditato la mia fa­scia, è giusto che lo salu­ti. Abbiamo giocato as­sieme due anni e siamo stati fra quelli che più si sono battuti per la sal­vezza. Mi dispiace che viva un momento diffici­le ma anche questo ser­ve per crescere » .

Ha sentito in questi giorni qualche ex com­pagno?

« Ho chiamato Abbrusca­to per fargli gli auguri, so cosa si prova dopo un grave infortunio, gli ho detto di non mollare. Io non l’ho fatto » .