Colantuono, riecco l'incubo playoff
L’incubo playoff tormenta le notti insonni di Stefano Colantuono. Il Toro vede allontanarsi in modo forse decisivo il secondo posto in classifica e gli spareggi sembrano essere ormai l’unica possibilità di promozione per i granata.
INCUBO PLAYOFF
Questo genere di partite sono però un tabù per il tecnico granata. A ricordarlo in modo particolare sono proprio i tifosi del Toro, che nel giugno 2005, poche settimane prima del fallimento cimminelliano, ottennero la promozione a scapito del Perugia allenato proprio dal tecnico romano. Ma non solo. La stagione precedente, nel ruolo ufficiale di allenatore in seconda ma nei fatti di tecnico della prima squadra, Colantuono guidò il Catania nella serie B che si allargò in quella stagione a 24 squadre: sei promozioni, siciliani fuori dal “gruppone” ed esclusi dallo spareggio d’un soffio. Due anni dopo Colantuono ci riprovò, con l’Atalanta: dominando il campionato e guadagnandosi la promozione diretta. È quindi testa o croce per il tecnico romano: in A diretto oppure il rischio dei playoff mai vinti? Le ultime sei partite della regular season daranno una risposta definitiva a questo interrogativo.
TERZO POSTO
Una cosa è però certa e Colantuono lo sa per esperienza personale: se playoff saranno, è fondamentale giocarli da terzi classificati. Nel 2005 il suo Perugia contro il Toro perse la serie A nonostante la doppia sfida in andata e ritorno fosse finita in parità anche dopo i supplementari. Il regolamento prevede infatti che, in questo caso, non si tenga conto dei gol in casa e trasferta, ma della miglior posizione acquisita in classifica. Il Toro, allora, si classificò terzo e quindi volò in serie A, salvo poi ritornare tra i cadetti per le arcinote vicissitudini societarie.
MA COLA CI CREDE
I playoff sono dunque qualcosa da cui guardarsi bene. Colantuono vuole tenerli lontani, ma non si lascia abbattere dalle ultime tre uscite a vuoto dei suoi e crede ancora nella A diretta. Perché? Il tecnico guarda il calendario e vede nelle ultime sei sfide del Toro almeno quattro avversarie abbordabili e due scontri diretti (Sassuolo e Cittadella). Come se non bastasse, in calendario spuntano tanti “spareggi” tra le altre squadre coinvolte nella volata al vertice: l’Empoli, su tutte, è la squadra più impegnata con le sfide a Cesena, Brescia, Sassuolo e Grosseto. Una mano poi i granata la chiederanno inevitabilmente al Lecce, che farà visita al Grosseto e ospiterà Cesena e Sassuolo. Insomma, i giochi sono ancora aperti, ma il Toro - con 18 punti a disposizione deve tornare a “correre” subi to, a partire dal match col Crotone.
Andrea Scappazzoni