Colantuono, riecco l'incubo playoff

20.04.2010 19:34 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.cronacaqui.it
Colantuono, riecco l'incubo playoff
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© foto di Federico De Luca

L’incubo playoff tormenta le notti insonni di Stefano Co­lantuono. Il Toro vede allon­tanarsi in modo forse decisivo il secondo posto in classifica e gli spareggi sembrano essere ormai l’unica possibilità di promozione per i granata.
INCUBO PLAYOFF
Questo genere di partite sono però un tabù per il tecnico granata. A ricordarlo in modo particolare sono proprio i ti­fosi del Toro, che nel giugno 2005, poche settimane prima del fallimento cimminellia­no, ottennero la promozione a scapito del Perugia allenato proprio dal tecnico romano. Ma non solo. La stagione pre­cedente, nel ruolo ufficiale di allenatore in seconda ma nei fatti di tecnico della prima squadra, Colantuono guidò il Catania nella serie B che si allargò in quella stagione a 24 squadre: sei promozioni, sici­liani fuori dal “gruppone” ed esclusi dallo spareggio d’un soffio. Due anni dopo Colan­tuono ci riprovò, con l’Ata­lanta: dominando il campio­nato e guadagnandosi la pro­mozione diretta. È quindi te­sta o croce per il tecnico roma­no: in A diretto oppure il ri­schio dei playoff mai vinti? Le ultime sei partite della regular season daranno una risposta definitiva a questo interroga­tivo.
TERZO POSTO
Una cosa è però certa e Colan­tuono lo sa per esperienza personale: se playoff saranno, è fondamentale giocarli da terzi classificati. Nel 2005 il suo Perugia contro il Toro per­se la serie A nonostante la doppia sfida in andata e ritor­no fosse finita in parità anche dopo i supplementari. Il rego­lamento prevede infatti che, in questo caso, non si tenga conto dei gol in casa e trasfer­ta, ma della miglior posizione acquisita in classifica. Il Toro, allora, si classificò terzo e quindi volò in serie A, salvo poi ritornare tra i cadetti per le arcinote vicissitudini so­cietarie.
MA COLA CI CREDE
I playoff sono dunque qualco­sa da cui guardarsi bene. Co­lantuono vuole tenerli lonta­ni, ma non si lascia abbattere dalle ultime tre uscite a vuoto dei suoi e crede ancora nella A diretta. Perché? Il tecnico guarda il calendario e vede nelle ultime sei sfide del Toro almeno quattro avversarie ab­bordabili e due scontri diretti (Sassuolo e Cittadella). Come se non bastasse, in calendario spuntano tanti “spareggi” tra le altre squadre coinvolte nel­la volata al vertice: l’Empoli, su tutte, è la squadra più im­pegnata con le sfide a Cesena, Brescia, Sassuolo e Grosseto. Una mano poi i granata la chiederanno inevitabilmente al Lecce, che farà visita al Grosseto e ospiterà Cesena e Sassuolo. Insomma, i giochi sono ancora aperti, ma il Toro - con 18 punti a disposizione ­deve tornare a “correre” subi ­to, a partire dal match col Cro­tone.



Andrea Scappazzoni