Caso Juve-Napoli, l'Asl Torino: "Chi è in quarantena non può giocare. Gli altri con FFP2"

06.01.2022 12:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: ilnapolista.it e Tmw
Agnelli e De Laurentiis
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Agnelli e De Laurentiis
© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport

Juventus-Napoli è un vero caso. Gli azzurri sono arrivati a Torino con diciannove calciatori, di cui però tre - Lobotka, Zielinski e Rrahmani - messi successivamente in quarantena dall’Asl Napoli 2. Oggi si attendono gli esiti del nuovo giro di tamponi, ma intanto il rebus riguarda la possibilità di vederli in campo. E, nel caso, anche le modalità con cui dovrebbero giocare gli altri calciatori, sulla carta in autosorveglianza e quindi con obbligo di FFP2. A tal proposito, ilnapolista.it ha raggiunto Carlo Picco, direttore dell’Asl Torino: “Non sono un poliziotto. I provvedimenti delle Asl devono essere rispettati. Io non li ho neanche visti. Se la partita rientra nel rispetto del provvedimento dell’Asl si può giocare, altrimenti no. Secondo me chi è in quarantena non può giocare. Può lavorare se ha una terza dose, con le tipologie di attenzione indicate, comprese le mascherine, ma non so se si può giocare con le mascherine. È uno scenario nuovo, mai verificato”.

Il Napoli vi ha chiesto un parere?
“Abbiamo avuto qualche contatto, ma io ho ribadito questa cosa: sono provvedimenti fatti dalle Asl nel loro pieno diritto. Il fatto che i provvedimenti delle due Asl siano diversi non mi stupisce, sono aziende diverse e fanno valutazioni diverse. Conta che i provvedimenti vengano rispettati. Se uno è in quarantena deve stare a casa, poi bisogna vedere che tipo di quarantena è. Se è attiva può lavorare, bisogna poi vedere con quali requisiti. Si assume la responsabilità del provvedimento chi lo fa e chi lo applica”.

Se emergeranno altri positivi?
“Li prenderemo in carico, se saranno registrati in piattaforma entreranno nel nostro circuito e andranno in isolamento. È evidente che se c’è un positivo si attiverà il meccanismo di contact tracing che valuterà ciò che è stato. Se ci saranno positivi si aprirà tutto un altro scenario”.