Carlo Nesti: "Toro: i sogni di un nostalgico"

27.02.2012 10:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Carlo Nesti: "Toro: i sogni di un nostalgico"
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Io credo che ci si debba rassegnare a una realtà, sgradevole, ma non tale da pregiudicare la promozione. Non è, e non sarà mai, un Toro cinico, capace di sferrare il "colpo del kappaò". Laddove, agli altri, è sufficiente poco per essere sadici, la squadra granata deve "sbattersi" per "buttarla dentro". Anche a Brescia, idem come sopra: l'encomio di disporre a piacere dell'avversario, giocando 70 minuti su 90 nella sua metacampo, e il disappunto di sprecare palle-gol a raffica. Certe volte, giuro che vorrei riesumare i Rocco, Mondonico e Camolese. Aspettare gli avversari, e costringerli a sbilanciarsi, per colpire di rimessa, con Stevanovic e Antenucci. Ma forse, sono solo un vecchio "nostalgico", di quando si riusciva a vincere non tenendo sempre la palla, ma pure lasciandola, ogni tanto, agli avversari.