Capitan Belotti e quell'urlo per i caduti

Come aveva promesso, il Gallo ha urlato il nome dei caduti di Superga per farli sentire a tutti e per arrivare fino al cielo
Urlando contro il cielo, cantava Ligabue. Andrea Belotti lo sa che ogni 4 maggio il suo è un ruolo essenziale, ancora di più questa volta: come capitano ha il dovere e il piacere di leggere i nomi dei caduti, lo ha fatto urlandoli al cielo come aveva promesso nei giorni scorsi. Come se il Grande Torino potesse sentirlo, come per farlo sentire vicino alle migliaia di tifosi che hanno occupato tutto il piazzale di Superga.
Un rito collettivo che solo noi possiamo capire, anche se tutti sono invitati a partecipare. Il Toro deve ancora finire, possibilmente in bellezza, e da qui al 26 maggio ci sarà bisogno di tutti. Intanto tutti a Superga c'erano ed è stato un pomeriggio da brividi, anche senza piohhia.
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