Camolese versus Ballardini, due stili a confronto
di Paolo d'Abramo
Erano altre le speranze per i granata quando - nel’anticipo del’undicesima, l’8 novembre - il Torino vinse per uno a zero con rete di Saumel a un paio di minuti dalla fine. Ora, con Camolese alla sua prima uscita, si gioca il ritorno.
Resta Ballardini sulla difficile panca rosanero, alcuni lo definiscono di scuola sacchiana ed in realtà ha incrociato - come giocatore - Arrigo quando questo era allenatore delle giovanili nel Cesena con Bagnoli in prima squadra.
Il tecnico del Palermo imposta il gioco sulla base d’un efficace possesso, gioco palla a terra, moduli per creare situazioni propizie anche grazie agli inserimenti delle mezzali dalla trequarti e per vie centrali. Dietro, difesa alta e terzini offensivi contro l’ipotesi di 3 5 2 granata , due ali larghe in modo da costringere gli esterni di centrocampo ad arretrare in un lavoro “su e giù” piuttosto sfiancante.
Ma il modulo che potrebbe essere proposto da Camola dovrebbe fornire più sicurezza e tranquillità in fase di copertura i giocatori ed avrebbe anche alcuni pregi offensivi, per esempio nella quantità di uomini che collaborano attivamente alla costruzione del gioco e contribuiscono alla superiorità dalla mediana in avanti.
Il trecinquedue fornisce anche la possibilità dei tagli e dei cambi di gioco sia per linee centrali che lateralmente - con le sovrapposizioni di centrocampisti e punte. Il trainer granata con le sue scelte dovrebbe quindi aumentare la fluidità del gioco e la compattezza della squadra, nella fase di collegamento dei reparti ed anche all’interno di ogni settore. L'intenso lavoro cui Camolese sta sottoponendo i suoi dovrebbe permettere ai giocatori di assimilare le linee guida e svolgerle in tranquilità.